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Home Comunità montenovonostro Dal centro del mondo: La favola triste di Montenovo abbandonato nel bosco (5)
Dal centro del mondo: La favola triste di Montenovo abbandonato nel bosco (5) PDF Stampa E-mail
Lunedì 26 Febbraio 2018 16:00

Dal centro del mondo La favola triste di Montenovo abbandonato nel bosco 5)Dal centro del mondo: la favola triste di Montenovo abbandonato nel bosco. C’era una volta Montenovo, il paese più bello del mondo, che aveva anche l’Ospedale Canova e anche la R.S.A.. C’erano, c’erano. C'era anche quello che la precedente amministrazione comunale di centro (nè di destra nè di sinistra) aveva gelosamente conservato e mantenuto, come mostra la vecchia foto allegata dei restauri fatti all'Ospedale e il prospetto dei contributi ottenuti allora, pari a £ 113.775.320 che corrispondono (per effetto delle svalutazioni e del cambio della moneta, con il coefficiente di 2,613) a 298mila euro di oggi. Quante lotte ha dovuto sostenere quell’amministrazione comunale centrista per difendere strenuamente l’Ospedale: “Già dal Dal centro del mondo La favola triste di Montenovo abbandonato nel bosco 5)1980 con l’insediamento della U.S.L. sorsero i primi problemi per l’attuazione della riforma sanitaria. Poi le cose andarono sempre peggio. L’U.S.L. di Senigallia proponeva l’avvio del Distretto Sanitario n° 8 e quindi la chiusura del nostro Ospedale. Immediata e durissima fu la reazione della maggioranza dei rappresentanti di Ostra Vetere con il Sindaco Fiorani in testa. Nel Consiglio Comunale prima, nelle estenuanti Assemblee dell’U.S.L. poi, continuò per settimane e mesi, in riunioni su riunioni, la giusta protesta di Ostra Vetere per una decisione sbagliata che danneggiava tutti i cittadini. I giornali pubblicavano continuamente articoli su articoli mentre un comitato di difesa dell’Ospedale raccoglieva centinaia e centinaia di firme di protesta. La chiusura dell’Ospedale danneggiava soprattutto i cittadini svantaggiati, gli anziani soli e quelli che avevano bisogno di ricovero per analisi. L'Amministrazione Comunale non poteva restare (e non restò) a guardare. Del resto andava anche rilevato che la procedura seguita dall’U.S.L. non poteva ritenersi ”molto corretta” nei confronti di Ostra Vetere, essendo mancata ogni preventiva e tempestiva informazione. 26”, così è scritto negli atti pubblici: “essendo mancata ogni preventiva e tempestiva informazione”. Esattamente come fa anche oggi la sinistra con la Unione/Fusione dei Comuni, contro la quale “montenovonostro” continua a lottare, come fece allora l’amministrazione comunale centrista. Ma poi, dal 1985, arrivò a malamministrare la sinistra. E ora tutte quelle cose belle non ci sono più. Perché? Perché la sinistra deformatica e sfascista ha sfasciato tutto quello che ha trovato di buono. E’ successo dopo il 1985, più di trent’anni fa, e ha subito incominciato forsennatamente a revocare, a cambiare, a modificare, a sfasciare, anche se prometteva “razionalizzazioni” e “miglioramenti” per l’Ospedale e infine addirittura la “difesa” della R.S.A.. Tante parole. Belle. Troppe. Ma dopo tutte quelle parole inutili e menzognere, i fatti hanno dimostrato tutta un’altra cosa: con tante chiacchiere e bugie, l’Ospedale non c’è più. E non c’è più nemmeno la RSA, Residenza Sanitaria Assistita. Perché? Ma perché la sinistra deformatica e sfascista fa così: promette fantasmagoriche mirabilie, ma combina un disastro dietro l’altro e lascia solo ruderi, perchè non sa amministrare. Un’altra prova che Montenovo aveva tutto e la sinistra deformatica e sfascista non ha lasciato più niente. Noi però adesso facciamo queste domande e vogliamo risposte: Ospedale e RSA erano un patrimonio pubblico. Erano stati costruiti con soldi nostri e dei nostri benefattori, che l’avevano dotati di tutto: personale (una trentina di dipendenti), tante attrezzature e macchinari, soprattutto un fabbricato ospedaliero. Non c’è rimasto più niente. Dove sono finiti i posti di lavoro dell’Ospedale e della RSA? Dove sono finite le attrezzature e i macchinari? Perché nemmeno il fabbricato ospedaliero è più intestato in proprietà al Comune? A chi è intestato adesso? Chi ha svenduto tutto in cambio di niente? Anzi, non “svenduto”, bensì “regalato” tutto, in cambio di niente? Chi è il responsabile di simile disastro istituzionale, sociale, sanitario ed economico? Su, ce lo dica il sindaco: chi ha fatto tutto questo disastro in trent'anni, eh? “C’era una volta Montenovo, il paese più bello del mondo, e c’era anche l’Ospedale e la RSA Residenza Sanitaria Assistita. C’erano, c’erano … ma poi … è arrivato l’Omonèro e s’è mangiato il mondo intero”. E così è finita la favola triste di Montenovo abbandonato nel bosco (5).

da montenovonostro

 

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