A proposito delle innovazioni introdotte nelle autonomie locali e che hanno condotto alla situazione attuale dei Comuni, ci scrive un nostro lettore per trasmetterci un “estratto del verbale della seduta del consiglio comunale di Arcevia dello scorso 23 maggio 2017 nel quale veniva approvato il Rendiconto dell’anno precedente 2016. Ebbene, in quel verbale sono riportate testualmente le parole pronunciate dal sindaco PD Andrea Bomprezzi: "Prima c’è stato il patto di stabilità che ha iniziato a mettere ordine nei Comuni e poi c’è stata una serie di lacci e lacciuoli terrificanti, per non parlare del personale che ci hanno portato a dissanguarci e a reggere lo stesso Comune con gli stessi problemi con meno entrate e meno persone, meno residenti, oggi ci troviamo in una situazione difficile soprattutto perché c’è un contesto di economicità e di leggi dello stato che hanno voluto strozzare i Comuni. Poi ripeto i grossi Comuni poi se la cavano sempre perché hanno sempre un santo in paradiso o in parlamento, i piccoli Comuni invece se ci possono strozzare ci strozzano. Questo lo dico in tutte le salse, in tutte le vesti all’interno del mio partito e al di fuori del mio partito, come rappresentante dell’ANCI, quello che posso fare lo faccio, ma diciamo che non ho grande successo e insieme a me migliaia di Sindaci" Un lettore”. Che dire al nostro lettore e, soprattutto, che dire al sindaco PD di Arcevia? Che quanto riportato in quel verbale è purtroppo vero: i Comuni, o meglio le Autonomie Comunali, da anni vengono "cambiate" dal PD, limate, ridotte, costrette, strangolate. Da anni assistiamo a un processo di progressivo soffocamento delle libertà di autogoverno locale. Ma perché? Perché una sciagurata ideologia di sinistra votata al “cambiamento” a tutti i costi ha ritenuto irresponsabilmente che basti “cambiare” in cerca di “novità” per risolvere tutti i problemi. E le soluzioni trovate vengono sempre strumentalmente definite “buone” (vedi la “buona scuola”, la “buona politica”, le “buone pratiche” sempre enunciate dal PD) ma che mai corrispondono al vero. E la finale è che i Comuni vengono progressivamente “strozzati” dal potere politico, come dice il sindaco PD di Arcevia Andrea Bomprezzi, potere politico che ormai da molti anni è nelle mani esclusive del suo PD (al governo, alla Regione, alla Provincia e in tutti i Comuni qui d’attorno, Arcevia compresa) che cambia e ricambia senza posa e senza sapere nemmeno perchè. Torna alla mente un vecchio detto popolare, secondo cui “più cambiate e peggio fate”. E non lo diciamo solo noi, se anche il sindaco PD di Arcevia Andrea Bomprezzi, addirittura nel verbale ufficiale del Consiglio Comunale, è costretto ad ammettere che “i piccoli Comuni invece se ci possono strozzare ci strozzano”.

da montenovonostro