Ostra Vetere: Eppur si muove |
Mercoledì 07 Marzo 2018 23:54 |
Non c’è menzogna più ripugnante di chi, carpendo la fiducia pubblica, se ne infischi tradendola con false promesse, regolarmente smentite dal fatti. Da un anno e mezzo chiediamo insistentemente la dovuta, indispensabile e obbligatoria pubblicazione del Piano delle Emergenze, presuntuosamente definito dagli sfegatati clacchisti in servizio permanente effettivo sulla pubblica piazza a zittire il popolo che già rumoreggia, irridentemente e sfrontatamente gabellato come “piano ben preciso”. E quanto lo sia davvero
ciascuno può verificarlo leggendo tutta la documentazione che alleghiamo, dopo averla chiesta e richiesta insistentemente più volte alla amministrazione comunale che purtroppo abbiamo, ma che si guarda bene dal rendere pubblica sulla pagina ufficiale del sito istituzionale del Comune, pomposamente titolato “http://www.comune.ostravetere.an.it/hh/index.php” Comune di Ostra Vetere, alla pagina “Il Comune informa” (http://www.comune.ostravetere.an.it/hh/index.php), alla sottopagina “Amministrazione trasparente” (http://www.comune.ostravetere.an.it/zf/index.php/trasparenza/index/index), alla ulteriore sotto-sottopagina “Interventi straordinari e di emergenza” (http://www.comune.ostravetere.an.it/c042036/zf/index.php/trasparenza/index/index/categoria/138), che fornisce l’agghiacciante informazione “Nessun documento caricato per la categoria selezionata”. Capito? Da un anno e mezzo il terremoto squassa il territorio marchigiano provocando danni anche a Ostra Vetere, da un anno e mezzo la nostra popolazione è tenuta sotto rischio imminente a causa delle ripetute scosse ricorrenti, da un anno e mezzo noi chiediamo insistentemente la pubblicazione di quel Piano, da un anno è mezzo l’amministrazione comunale che purtroppo abbiamo nega a tutti di sapere che cosa fare in concreto nel malaugurato caso in cui dovessimo nuovamente essere colpiti da ulteriori scosse di terremoto che da un anno e mezzo funestano l’Italia e le Marche e quel “piano” va talmente “piano” che non arriva mai. A parte la responsabilità che grava sugli amministratori comunali attuali e su quelli pregressi, che hanno disatteso tutte le previdenti decisioni dell’amministrazione comunale di 35 anni fa che, pur in assenza di un chiaro piano nazionale preventivo, era riuscita a farsi assegnare dal Ministero dell’Interno la bella somma di 30 milioni di lire per allestire l’area della Tendopoli e dell’Eliporto approntando un organico piano di protezione civile, ci si domanda se sia vera la notizia che circola insistentemente in paese e secondo cui sia stato possibile che gli amministratori susseguenti abbiano potuto distrarre quelle somme, e con quali responsabilità, per allestire addirittura la sede di un complesso musicale, che certo non avrebbe potuto alleviare le disgrazie dei terremotati a suoni di pifferi e tamburi. E infatti anche oggi il terremoto è tornato a farsi sentire rabbiosamente, come riporta la stampa nazionale (https://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/terremoto-tirreno-vulcano-marsili-2842994/). Una forte scossa di terremoto è stata registrata alle 21.15 di mercoledì 7 marzo in pieno Mar Tirreno meridionale, molto al largo delle coste calabresi. Il terremoto ha avuto, secondo l’Ingv, magnitudo 4.4 a una profondità di 389 km presso le isole Eolie, relativamente vicine alla costa calabra di Paola (CS). La zona interessata vede la presenza di molti vulcani sommersi a cominciare dal monte Marsili. Oppure come riporta altro organo di stampa per un’area molto più vicina a noi (https://www.corriereadriatico.it/macerata/muccia_terremoto_trema_cratere_sismico_piu_forte_magnitudo_2_9-3591498.html). Qui si sono susseguite altre 5 scosse nella notte, che hanno riacceso il timore nella popolazione duramente colpita nel 2016. La scossa più forte è stata quella che ha aperto la serie: magnitudo 2.9 ieri sera alle 22.30 con epicentro a Muccia. Poi, alle 22,44 un'altra scossa con epicentro poco lontano, ad Accumoli, con magnitudo 2.1. Hanno seguito altre tre scosse, tutte con epicentro a Muccia: 2.5 alle 1.32, 2.3 alle 3,31 e 2.4 alle 3.32. Sintomi di una faglia ancora attiva. E nonostante tutti questi allarmi, l’amministrazione che purtroppo abbiamo colpevolmente non si decide a pubblicare ufficialmente quel suo “piano ben preciso”, come siamo costretti a fare noi privatamente, pubblicando in allegato i documenti che ci sono stati trasmessi di malavoglia, dopo averli invano richiesti lungamente a causa del terremoto che da un anno e mezzo non solo non si ferma, ma eppur si muove.
da montenovonostro |
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