Ostra Vetere: Scelta Popolare sulle adozioni di coppie gay sostenute dal presidente socialista francese Hollande |
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Martedì 28 Agosto 2012 17:24 |
Dal Circolo di Scelta Popolare di Ostra Vetere riceviamo la seguente comunicazione: “La stampa internazionale di questi giorni dà grande rilievo alla notizia che la Corte di Giustizia dell’Unione europea con sede a Strasburgo ha più volte sanzionato negli ultimi anni il governo di Parigi perché, pur permettendo la legge francese l’adozione da parte dei “singles”, la nega invece alle coppie omosessuali. Appena eletto il presidente socialista François Hollande ha quindi annunciato che, a breve, la possibilità di adottare sarà introdotta anche nell’ordinamento della Francia, per le coppie omosessuali legate con i PACS, cioè da un “Patto di Solidarietà Civile”. Le critiche più
severe all’annunciato provvedimento sono giunte dalla Conferenza episcopale francese (CEF), in particolare dall’arcivescovo di Lione, cardinale Philippe Barbarin, primate delle Gallie e membro della “Commissione sociale” della CEF e dal cardinale André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi e presidente della Conferenza episcopale transalpina, in un clima di profonda polemica nei loro confronti suscitata da gran parte dei media francesi. Il nuovo responsabile del Pontificio Consiglio per la Famiglia, arcivescovo mons. Vincenzo Paglia, in un’intervista rilasciata a Radio Vaticana il 16 agosto, ha fornito il suo pieno appoggio alle posizioni di critica espresse dai due porporati. "Sento di essere solidale con la Conferenza episcopale francese – ha dichiarato l’arcivescovo -, con il cardinale Vingt-Troische che esorta a pregare perché i bambini crescano con un padre una madre: perché poi di questo si tratta. E ha ragione il cardinale Barbarin nel dire che parlare di matrimonio gay vuol dire uno shock di civiltà. Nessun vuol negare i diritti individuali: assolutamente no! Ma il matrimonio è un’altra cosa, e la famiglia nasce dal matrimonio". Mons. Paglia ha denunciato quella "sorta di moda culturale che parte dall’esaltazione assoluta dell’individuo - che a suo avviso costituisce proprio la radice dell’attuale crisi - perché quando si incomincia a distruggere il “noi” che trova nella famiglia la sua prima cellula – ha concluso -, mettiamo in crisi la stessa struttura della società". C'è da domandarsi quale modello di società, quale modello di famiglia vorrebbe introdurre il socialista Hollande, quella stessa che la cultura di sinistra dopo il '68 ha incominciato a costruire abolendo i cognomi nei rapporti personali, affidandoli ai soli nomi, come simboli di esaltazione dell'"amicizia", anzichè della "parentela", tentando di scardinare i rapporti di sangue con i rapporti individuali. Il risultato di quarant'anni di lavorìo sotterraneo è drammaticamente sotto gli occhi di tutti, oggi". |