Ostra Vetere: Scelta Popolare sullo stupido orgoglio del potere |
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Lunedì 02 Settembre 2013 18:47 |
Dal Circolo di Scelta Popolare di Ostra Vetere riceviamo la seguente comunicazione: “La citazione di spiritualità del giorno, inviata dalla LibreriadelSanto.it di Padova. E’ un pensiero di Vladimir Ghika che dice “L’orgoglio è lo splendore della stupidità”. Vladimir Ghika è stato un diplomatico e presbitero rumeno, che dopo la sua conversione dalla Ortodossia rumena al Cattolicesimo Romano, divenne sacerdote,
morendo in carcere dopo il suo arresto da parte del regime comunista. Era membro della famiglia principesca Ghica che governò Moldavia e Valacchia tra 17° e 19° secolo. Fu battezzato e cresciuto nella fede ortodossa. Dal 1878 la sua famiglia si stabilì in Francia a Tolosa, frequentando la comunità protestante per l'istruzione e la pratica religiosa perché nella zona non vi era alcuna chiesa ortodossa. Nel 1898 andò a Roma, dove seguì la Facoltà di Filosofia e Teologia dei Domenicani a Roma, l’Angelicum. Nel 1902 fece professione di fede cattolica, con l’opposizione della madre. Voleva diventare prete o monaco, ma Pio X gli consigliò di abbandonare l'idea, almeno per un po', per dedicarsi all’apostolato come laico. Divenne un pioniere dell’apostolato dei laici. Tornato al paese, si dedicò alle opere di carità. Durante la prima guerra mondiale si occupò di missioni diplomatiche, delle vittime del terremoto di Avezzano, dei tubercolotici di un ospedale di Roma, dei feriti di guerra, passando dagli ambienti diplomatici ai più popolari con naturalezza sorprendente. Il 7 ottobre 1923 Ghika fu ordinato sacerdote a Parigi da Cardinal Dubois, arcivescovo della città. Viaggiò in tutto il mondo: Bucarest, Roma, Parigi, Congo, Tokyo, Sydney, Buenos Aires. Per scherzo, Pio XI lo chiamava "grande vagabondo apostolico". Il 3 agosto 1939 tornò in Romania, dove lo colse la seconda guerra mondiale. Rifiutò di lasciare il paese per stare con i poveri e gli ammalati, e per poter aiutare e incoraggiare, per lo stesso motivo rimanendo in Bucarest quando iniziarono i bombardamenti degli Alleati. Dopo che il comunismo prese il potere e il Re dovette lasciare il paese, Ghika rifiutò anche di prendere il treno reale per andare in esilio. Fu arrestato il 18 novembre 1952 a causa del suo impegno nel sostenere il legame della Chiesa Cattolica di Romania con la Sede Apostolica di Roma, visto che il regime progettava la creazione di una Chiesa Cattolica Nazionale senza alcun legame con il Papa. Imprigionato a Jilava, il 16 maggio 1954, morì a causa del trattamento bestiale al quale era stato sottoposto. È stato beatificato il 31 agosto 2013. Aveva girato il mondo e conosciuto tanta gente, aveva fatto tante esperienze e visto tanti orrori e così aveva sintetizzato la iattanza dei potenti: “L’orgoglio è lo splendore della stupidità”. Il suo insegnamento vale anche oggi”.
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