Dal Circolo di Scelta Popolare di Ostra Vetere riceviamo la seguente comunicazione: “Oggi è la festa di San Valentino e per prima cosa facciamo gli auguri a tutte le coppie che nutrono sentimenti di reciproco amore sotto la protezione del santo vescovo di Terni patrono degli innamorati. Detto questo, però, Scelta Popolare si dispiace di una notizia che rimbalza dal mondo islamico. Come ogni anno, anche in questo 2014 la Festa degli innamorati ha fornito occasione, in Arabia Saudita, per un acceso dibattito: una parte importante del mondo islamico la considera infatti una ricorrenza contraria all'Islam importata dall'Occidente. Ovviamente ognuno è libero di difendere le proprie tradizioni culturali e religiose dalle “contaminazioni” di altre culture e religioni. Ma qui il problema non è propriamente connotabile come “difesa” della propria identità. Infatti l'imam Mohammad al-Arifi, noto per le sue posizioni integraliste e che lo scorso anno ha fatto parlare di sè per aver invitato i giovani sauditi a unirsi al jihad in Siria, ha accusato chi festeggia San Valentino di “immoralità”. Chi conosce il senso di simili accuse nel mondo islamico ne comprende anche la pericolosità. Non tanto per il fatto che lo stesso Imam ha chiesto su Twitter "alle televisioni e agli altri media di non promuovere in alcun modo San Valentino”, quanto per il fatto che già negli scorsi anni, nel giorno di San Valentino, la polizia religiosa saudita (Comitato per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio) ha preso di mira i fiorai e gli altri negozi che vendevano gadget per gli innamorati. Che cosa direbbero i nostri “liberisti” se in Italia venisse ordinato alle forze dell’ordine di prendere di mira i negozi che vendono le maschere di Halloween solo perché è una festa pagana? E pensare che certe maestre vorrebbero togliere il crocifisso dalle scuole per non “offendere” i figli degli immigrati mussulmani".

Da Scelta Popolare