Ostra Vetere: Scelta Popolare biasima la pratica politica intollerante dei due pesi e due misure |
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Sabato 08 Marzo 2014 22:19 |
Dal Circolo di Scelta Popolare di Ostra Vetere riceviamo la seguente comunicazione: “Non condividiamo la ormai dilagante pratica politica dei due pesi e due misure. Qualunque idea politica ciascuno professi va rispettata, mentre chi sbaglia è giusto che paghi. Ma certo non si più far pagare solo agli avversari, salvando gli amici e compagni. Due pesi e due misure non
vanno bene. Scelta Popolare non ha mai condiviso la pratica secondo la quale è vietato dare dell’orango alla ex ministra Kyenge, ma si può dare tranquillamente a Berlusconi del caimano, del giaguaro o del nano. No, non è così che ci si deve comportare. Non è giusto dare dell’orango alla Kyenge quanto non è giusto dare del caimano, del giaguaro o del nano a Berlusconi. E invece c’è una parte politica livorosa e incattivita che pensa sia giusto chiedere sempre le dimissioni a tutti gli odiati avversari e mai ai “compagni che sbagliano”. E oggi giunge la notizia di un’altra misera discriminazione, tipica dell’arroganza faziosa e partigiana di chi professa sempre due pesi e due misure. Solo che stavolta è ancora più grave, perché coinvolge la presunta intoccabilità di esponenti della parte politica che non può essere “toccata”, cioè l’”intoccabile” PD. Infatti il deputato PD Michele Anzaldi, scandalizzatissimo, ha preso carta e penna e ha scritto una formale lettera di protesta al presidente della Rai Anna Maria Tarantola contro la comica Virginia Raffaele che in televisione a "Ballarò" ha imitato satiricamente la ministra PD Maria Elena Boschi, facendo diventa un caso politico una innocente imitazione, peraltro senza malizia né offese, anzi, piuttosto gradevole. Ma si sa, per il PD che usa due pesi e due misure, la satira sul cerchio magico di Matteo Renzi non può essere ammessa, nemmeno nella versione “sexy ammaliatrice” della neo ministro. La comica Virginia Raffaele aveva imitato satiricamente anche la consigliera PDL lombarda Nicole Minetti e la “fidanzata” napoletana di Berlusconi Francesca Pascale, ma queste due satire non avevano affatto alzato la protesta del PD, anzi. In verità non avevano scritto lettere di protesta nemmeno quelli del PDL per le due esibizioni della Raffaele, ma guai a sorridere della Boschi: mal gliene incoglie alla comica, rea di aver osato l’inosabile. In verità la satira della Raffaele era sembrata a tutti garbata e gradevole, tanto che diplomaticamente anche la stessa ministra aveva dovuto ammettere di non sentirsi offesa. Non così il “cerbero” del PD, il deputato Anzaldi, pronto a sferrare l’anatema censorio e intollerante. Non ha mai detto niente né aspramente criticato, l’intransigente PD Anzaldi, contro le satire graffianti con cui settimanalmente Maurizio Crozza ridicolizza Berlusconi su “Ballarò”. No, ridicolizzare pesantemente Berlusconi su Ballarò va benissimo, per il PD. Ma guai a chi tocca la Boschi. Due pesi e due misure, appunto, a riprova che il processo di democratizzazione del vecchio stalinismo congenito nella sinistra non è ancora maturato, nonostante il nome di Partito Democratico, e che “democratico”, così, non è proprio”.
da Scelta Popolare |