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Home Comunità Scelta Popolare Ostra Vetere: Amministrare la città: una politica per servire l’uomo
Ostra Vetere: Amministrare la città: una politica per servire l’uomo PDF Stampa E-mail
Giovedì 21 Agosto 2014 17:02

Ostra Vetere Amministrare la città una politica per servire l uomoDal Circolo di Scelta Popolare di Ostra Vetere riceviamo la seguente comunicazione: “Il grave decadimento politico e istituzionale in cui si dibatte negli ultimi anni questa nostra povera Italia non può lasciare indifferente chi, come Scelta Popolare, non ha mai fatto mistero della sua professione di fede democratica che si richiama al cattolicesimo sociale e alla dottrina sociale della Chiesa. E’ quella odierna la società giusta cui tanti cattolici hanno dedicato le loro migliori energie fin dal sorgere dell’Opera dei Congressi a fine Ottocento? La risposta è sotto gli occhi di tutti. Per questo è necessario tornare a riflettere sul ruolo della politica. Certo non di quella parolaia e rampantista che ha segnato gli ultimi decenni della storia italiana, bensì quella che ha ispirato generazioni di cattolici all’impegno di servizio alla comunità. Ecco, il discrimine tra la buona e la cattiva politica sta proprio in questo: è buona la politica che si mette a servizio dell’uomo, non quella dell’uomo o del superuomo che si serve della politica per il suo tornaconto personale. Vale allora la pena di leggere le poche paginette, appena 32, del volume che abbiamo allegato nella foto: contiene l’intervento del cardinale Luigi Tettamanzi Arcivescovo di Milano agli Incontri con gli Amministratori locali un decennio fa. Possono cambiare i tempi, ma i temi affrontati rimangono di attualità anche oggi. Vi si ricorda che gli amministratori sono chiamati a servire l’uomo e la sua dignità, a servizio dell’uomo nella partecipazione e coscienza civile, a servizio dell’uomo con qualche osservazione sulla qualità dell’abitare, a servizio dell’uomo con piccole riflessioni sul sistema del welfare nei Comuni, focalizzando l’attenzione anche su una questione di stile. Ecco, sono questi cinque i capitoli in cui si riassume l’intervento del cardinale, a sostegno del fatto che “fare l’amministratore locale è fare politica e non, come sostengono alcuni, un mero “amministrare”, inteso in senso riduttivo”. Ecco, ci piacerebbe che chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica si conformasse agli ammaestramenti contenuti in questo volume”.

 

da Scelta Popolare

 

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