Ci scrive l’amico insegnante Franco Porcelli di Senigallia per trasmettere il resoconto della manifestazione di sabato scorso a Corinaldo, organizzata dall’ANPC dei Partigiani Cattolici, per ricordare Enrico Mattei: “Grazie Corinaldo! In allegato il doveroso e più che cordiale ringraziamento alla città di Corinaldo, con l'aggiunta della nota inviata da Angelo Sferrazza. F.P.". "Grazie Corinaldo, per la bella mattinata che lo scorso 4 ottobre hai voluto dedicare col tuo Sindaco, i cittadini e tutta l'Amministrazione comunale al ricordo di Enrico Mattei. A breve seguirà il resoconto anche fotografico a cura dell'amico Ilario Taus. Intanto metto a parte delle note biografiche e non che Angelo Sferrazza - un protagonista di punta del miracolo RAI dei decenni scorsi - ha inviato a corredo dell'incontro di Corinaldo dedicato alla presentazione del libro "La leggenda del santo Petroliere" di Maurizio Verdenelli. Dice Angelo Sferrazza: ....Ho visto la presentazione a
Corinaldo. Mi spiace non esserci, anche perché sono legato a Corinaldo da grande affetto. Ci sono stato sfollato dal settembre '43 al settembre '44. Mio padre militare non aveva aderito a Salò. Avevamo documenti falsi. "Ci chiamavamo Moretti". Venerdì 1 ottobre all'istituto Sturzo ci sarà il ricordo di Bartolo Ciccardini. Manderò un nota a "fanocitta". Il 2 poi si terrà il comitato Nazionale dell'ANPC (di cui sono membro) per il rilancio dell'Associazione. Un cordiale saluto.... E chi va a Corinaldo mi saluti il paese, da parte di un corinaldese "per un anno"!. Saluti Angelo Sferrazza. E poi: DUE GIORNI DEDICATI A BARTOLO CICCARDINI. L’1 e il 2 ottobre a Roma due eventi dedicati a Bartolo Ciccardini. Il primo un raduno all’istituto Luigi Sturzo e il secondo il consiglio nazionale dell’ANPC. Allo Sturzo, che ormai è il solo, vero luogo della memoria storica dei cattolici impegnati in politica, un grande incontro di amici per ricordare Bartolo: Gerardo Bianco, Giovanni Bianchi, Alessandro Forlani, Francesco Malgeri, come relatori e poi un numero notevole di ex parlamentari, giornalisti ed inaspettatamente anche Marco Pannello. Niente retorica, mai assente in occasioni come questa, ma attenta analisi di cosa Bartolo ha significato per la DC. Anche da parte di qualcun che in verità poco fece per sostenere le sue idee. Dagli interventi è emersa l’attualità del “pensiero” di Bartolo, la complessità dei suoi progetti e soprattutto la sua personalità, il suo rigore, la sua capacità anticipatoria, talvolta o forse spesso non capita e sicuramente non in linea con quei modi di procedere, lenti e tentennanti, che caratterizzavano la DC. L’Istituto Sturzo si è impegnato e sicuramente lo farà a dedicare una particolare attenzione a Bartolo Ciccardini, non fosse altro per il suo immenso archivio. Fra gli interventi quello breve, ma come sempre carico di qualche significato, di Arnaldo Forlani. La sua convinzione è che Bartolo Ciccardini è sempre stato “giovane” nel pensiero e nell’azione, una gioventù che lo ha sostenuto fino all’ultimo giorno. In effetti è così, anche se maliziosamente si può pensare che molti entrarono nella DC “giovani”, ma lo restarono per poco, perché in verità erano già “vecchi”. La “gioventù” di Bartolo ha radici lontane, marchigiane, resistenziali. E proprio la Resistenza è stata il suo ultimo impegno, quasi a completare il lungo viaggio. Sua l’idea di recuperare i valori di quel tempo lontano che rischia di essere cancellato, ricomporli e adeguarli. La Resistenza come mater della Costituzione, il ruolo dei cattolici, la Resistenza non solo epopea militare, ma momento alto di democrazia, la Resistenza di chi ha imbracciato il fucile anche fra i cattolici e chi l’ha fatta disarmato come Dossetti. Altro che revisionismo! Bartolo Ciccardini motore dell’ ANPC non in funzione di contrapposizione con altri, ma come strumento per recuperare, conservare e tramandare quell’immenso patrimonio di idee e sacrifici, di morti e sangue, ma anche di coraggio e lealtà. Rilanciare l’ANPC. Certo la scomparsa di Bartolo è un duro colpo per l’Associazione, ma un gruppo di amici è ben intenzionato a non tradire o dilapidare l’eredità che Bartolo ha lasciato. Non sarà facile. I tempi sono duri per tutti. Ma bisogna tener duro. Questo è quanto Giovanni Bianchi ha ribadito nella riunione del Consiglio Nazionale. Bisognerà recuperare amicizie, storie realtà locali interessate. Le Marche possono fare molto. Perché come è stato ricordato da qualcuno allo Sturzo, il legame di Bartolo con la sua terra (con la nostra terra) è sempre stato fortissimo. E soprattutto non si può perdere tempo. Non è il caso di fare i primi della classe, di chi è più “ciccardiniano” di altri, bisogna darsi da fare, ognuno con le proprie possibilità. Lo dobbiamo a Bartolo, che negli ultimi mesi ha sofferto per la “distrazione” di alcuni amici che non hanno fatto quello che avrebbero dovuto fare. Angelo Sferrazza".
da Franco Porcelli |