Venezia: Insopprimibile rigurgito di ateismo bolscevico nel PD lagunare |
|
|
|
Venerdì 04 Dicembre 2015 16:18 |
Non avremmo mai voluto leggere un notizia così. Invece purtroppo è successo. Oggi la stampa nazionale (riportiamo integralmente l’articolo del quotidiano Blitz) informa che: “Tutto è nato da una proposta di Sergio Barlato, consigliere regionale di Fratelli d’Italia: esporre un crocifisso all’interno della sala del Consiglio regionale del Veneto. E ora si sta cercando il crocifisso adatto. “Stiamo cercando il crocifisso adatto – spiega il presidente del consiglio
regionale Roberto Ciambetti – abbiamo chiesto alle Gallerie dell’Accademia e alla Basilica di San Marco e ad altri enti di verificare se hanno qualcosa disponibile nei loro depositi”. Ma l’idea non piace al Partito Democratico: “Io dissento – si espone il consigliere Piero Ruzzante -. È una scelta sbagliata e illogica: l’aula consiliare è un luogo laico. Nessun simbolo, non solo il crocifisso, dovrebbe essere esposto perché deve essere l’aula di tutti. E poi – aggiunge Ruzzante – più che giocare con i simboli bisognerebbe chiedersi cosa rappresentano. Dietro al crocifisso ci sono messaggi come aiutare i carcerati o dare una mano agli stranieri: li condividono quelli che vogliono l’esposizione del simbolo della cristianità?”. Polemico anche il compagno di partito Stefano Fracasso: “Io non ho nulla in contrario all’esposizione del crocifisso, ma mi infastidisce e mi insospettisce questo improvviso interesse della politica per la religione. Tra l’altro si sta scoprendo l’acqua calda: il simbolo del Veneto è San Marco. San Marco l’Evangelista”. Vorremmo domandare ai consiglieri regionali PD Piero Ruzzante e Stefano Fracasso: forse che essere laici obbliga i PD ad essere atei? Ed esporre il crocifisso sarebbe solo un gioco? E addirittura che il crocifisso sia in subordine a San Marco? Sono proprio sicuri i consiglieri regionali PD che il crocifisso sia solo acqua calda? Scelta Popolare pensa che più che “calda”, dovrebbe esserci stata “acqua alta”, molto “alta” dalle parti di Venezia, recentemente, se è costretta a fare simili domande. Ma la risposta già è chiara: questo è l’insopprimibile rigurgito di ateismo bolscevico nel PD lagunare.
da Scelta Popolare |