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Home Comunità Scelta Popolare Dall’Italia: Quant’è diversa la democrazia vera
Dall’Italia: Quant’è diversa la democrazia vera PDF Stampa E-mail
Mercoledì 19 Agosto 2020 17:47

Dall’Italia: Quant’è diversa la democrazia veraNon passa giorno senza una sorpresa. E non è una buona sorpresa. Noi di Scelta Popolare abbiamo sempre mantenuto un comportamento rispettoso delle istituzioni pubbliche e degli uomini che le rappresentano, convinti che si possano non condividere le idee e le ideologie, ma che si debba sempre il massimo rispetto per tutti e quindi anche per chi non la pensa come noi. Tuttavia da molto tempo a questa parte ci sembra di dover proprio concludere che la strada della politica ha incominciato a prendere una brutta piega in questi ultimi anni. Non possiamo più tacere. Abbiamo una visione della democrazia fondata sulla Costituzione e sui suoi valori, che vediamo giorno per giorno calpestati. Quant’è diversa la democrazia vera da quella che viene spacciata oggi come tale. Prendiamo un esempio attualissimo. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, contrariamente a quanto accadeva nella rimpianta Prima Repubblica, ha ritenuto di entrare a gamba tesa nella lotta politica di parte per dare una perentoria indicazione di alleanze anche a livello regionale per le prossime elezioni amministrative. Si occupi della politica nazionale, il Presidente, ed eviti di parteggiare per gli interessi della sua parte politica, perchè lui dovrebbe essere il Presidente di tutti, anche di coloro che non votano per i partiti di maggioranza e anche per coloro che non votano più, schifiti da quanto sta succedendo ormai da troppo tempo. Peggio ancora ha fatto ora il Ministro per gli Affari Regionale, il PD Boccia, che ha letteralmente intimato con tono minaccioso: "Mi aspetto che in queste ore il Movimento 5 stelle risponda all'appello di Conte. Il Pd ha già risposto, mi aspetto una risposta su Marche e Puglia". Proprio così ha detto il Ministro per gli Affari Regionali, augurandosi che si superi "un ottuso no". "Se questa risposta non dovesse arrivare - ha quindi avvertito - sarà inevitabile la nostra richiesta, dove possibile, di voto disgiunto, perché se non si vota il candidato di centrosinistra vince la destra". A noi sembra proprio una minaccia agli alleati: o fate come vi dico o cambio il meccanismo elettorale. Capito? Pur di vincere a ogni costo, non basta più entrare a gamba tesa nella politica di parte. Addirittura si minaccia di alterare i meccanismi elettorali, pur di assicurare una vittoria a ogni costo. Inaudito. Questa, se non è ancora la strada della dittatura, ci sembra proprio la dirittura di arrivo.

da Scelta Popolare

 

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