Bologna : Dall’Istituto De Gasperi note personali sul "Governo del Presidente". Apriamo una discussione? |
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Giovedì 11 Febbraio 2021 16:51 |
Dall'Istituto De Gasperi di Bologna riceviamo il seguente comunicato: "Ai Soci e agli Amici dell'Istituto. Carissimi, di fronte agli avvenimenti politici di questi giorni ho sentito il bisogno di esprimere una mia personale opinione e di confrontarla con la vostra. Apriamo una
discussione? Potete farmi conoscere le vostre reazioni? Potrei farle circolare a stretto giro di posta, come già facemmo in passato di fronte ad avvenimenti simili (formazione del governo Monti). Aspetto un vostro cenno e invio un caro saluto. Domenico Cella. NOTE SUL "GOVERNO DEL PRESIDENTE: In questi giorni mi sono molto chiesto se abbia senso una voce non allineata al pensiero dominante tanto entusiasta del “Governo del Presidente” (della Repubblica). Se abbia un senso che la esprimano persone piccole come me, con un valore così modesto sul mercato politico. Poi, pensando a tante iniziative e discussioni appassionate sulla nostra “bella” Costituzione, ho ritenuto che ne valesse la pena. Il “governo del Presidente” che si sta organizzando mi sembra una deviazione dalla nostra Costituzione. I tanti Dpcm emanati nel corso della pandemia dal precedente Governo, sui quali si sono giustamente levate tante voci critiche, impallidiscono di fronte ad una potestà politicamente “neutra” (Presidente della Repubblica) che promuove un “suo” governo, tanto più se l’iniziativa fosse stata concepita e in qualche modo organizzata nei primi passi della crisi o nel suo corso, in alternativa alle più consuete procedure di ascolto del Parlamento. Dal Presidente della Repubblica mi sarei aspettato piuttosto una (più) energica prospettazione delle elezioni anticipate al fallimento di ogni altra soluzione (da ultimo la proposta del cd. Conte ter), efficace deterrenza contro i piccoli giochi dei nostri partiti (grandi e piccoli). Un Presidente della Repubblica così come (sorprendentemente) emerge in questi giorni, dovrebbe poter essere eletto dal voto popolare (ma personalmente non vorrei né voto diretto per il Presidente della Repubblica né deviazioni dal suo ruolo rimanendo fedeli alla Costituzione attuale). Casi simili, tentati e realizzati, di “Governo del Presidente” sono esistiti nella storia della Repubblica, ma questo sarebbe più rischioso, nell’eventalità, da tanti prevista ed auspicata, che il Presidente incaricato del Consiglio dovesse effettivamente succedere all’attuale Presidente della Repubblica allo scadere del mandato. Anch’io non ho dubbi sulle intenzioni intelligenti e buone del Presidente incaricato e soprattutto sul suo senso di autonomia personale. Temo che non bastino. Temo soprattutto l’accelerazione del disfacimento del nostro sistema partitico all’esaurirsi dell’esperienza del nuovo Governo, come già segnala l’enorme trasformismo di questi giorni".
da Scelta Popolare |