Dal Circolo di Scelta Popolare di Ostra Vetere riceviamo la seguente comunicazione: "Lo scorso 13 maggio il quotidiano cattolico “Avvenire” ha pubblicato una intervista a Ettore Bernabei, già presidente della Rai negli anni ’60, dal titolo “Bernabei e la tv: «Cattolici, al lavoro!». Dall’intervista estraiamo alcuni passi significativi, che sottoponiamo come riflessione alta sull’attuale situazione culturale, sociale e politica di questa nostra povera Italia. Dice Bernabei: «La visione illuminista spesso ha
falsato la storia come la falsò in Urss l’Enciclopedia sovietica. Il risultato è che questo mondo, a cominciare dalla tv, non crede più in Dio. Poi, a causa della libecciata del ’68, che è entrata persino nella Chiesa, i maestri non sono stati più gli stessi». « Chi ha avuto la sfortuna di essere all’università nel periodo del ’68 o, ancora dopo, ha avuto come insegnanti i figli del ’68, ha subìto le ideologie senza difese. Oggi le conseguenze si vedono tutte». « Nella tv è arrivata, in anticipo sul resto del Paese, quella deregulation poi attuata nella finanza, nell’economia... Un’abolizione delle regole che ci ha portato alla crisi attuale, che si presenta sempre più grave. Inutile accusare i titoli spazzatura, la disonestà dei singoli... Si tratta di una crisi che ha radici ideologiche». La cosiddetta Seconda Repubblica si presenta così. È inutile continuare a prendersi in giro. I cattolici devono averne contezza e impegnarsi per un cambiamento». «La ricetta l’ha fornita più volte Benedetto XVI e l’ha ribadita qualche giorno fa alla Chiesa di Aquileia: "Raccomando l’impegno a suscitare una nuova generazione di uomini e donne capaci di assumersi responsabilità dirette nei vari ambiti del sociale, in modo particolare in quello politico. Esso ha più che mai bisogno di vedere persone, soprattutto giovani, capaci di edificare una vita buona a favore e al servizio di tutti. A questo impegno non possono sottrarsi i cristiani". Ecco, sono convinto che sia tempo di mettere in pratica queste cose. I cattolici si devono impegnare per formare una nuova classe dirigente». «Per prima cosa si deve cominciare dalla comunicazione. C’è bisogno urgente di comunicatori bravi, più bravi degli altri, che credono in Dio, che hanno studiato, che sono disposti a sacrificarsi per diventare bravi registi, sceneggiatori, giornalisti, presentatori... Poi bisogna formare giovani imprenditori che non si limitino a dire bene delle encicliche sociali, ma che facciano imprenditoria sociale. Poi viene la politica, perché non c’è dubbio che la politica debba riprendere il primato su finanza ed economia». «E senza nascondersi dietro ad alibi. Basta con le domande del tipo: e la Chiesa cosa fa? Bisogna dire: noi cattolici cosa facciamo? Dove siamo? Basta dire: di questa tv non se ne può più. Bisogna farne una migliore. Ed è possibile farlo. I cattolici devono essere convinti che è dai media che può venire la grande spinta alla riconsacrazione dell’umanità». E’ allora il caso che anche da una piccola comunità come la nostra, Ostra Vetere, che si può e si deve cominciare a mettere in pratica i suggerimenti di Bernabei.
|