Dal Circolo di Scelta Popolare di Ostra Vetere riceviamo la seguente comunicazione: "La stampa nazionale risporta le seguenti affermazioni di Bersani: "Noi abbiamo le idee chiare: la maggioranza non c'è più, neanche nel Paese, c'è stato un ribaltone ed ora siamo al teatrino della politica, come lo definiva Berlusconi". Così si è espresso il leader del Pd, Bersani, il quale ritiene che il governo si debba presentare "dimissionario alla prossima verifica". Per Bersani, "il governo è ormai paralizzato ora forse verranno fuori le vecchie ed estenuanti tecniche di sopravvivenza. Ma noi faremo la nostra parte". Sul referendum: "L'asticella è molto alta" ma raggiungeremo il quorum".

Questo il distillato del Bersani-pensiero, che si autocompiace di avere le idee chiare. Beato lui che pensa di averle. Non un solo pidiessino è riuscito a imporsi al secondo turno delle elezioni a Milano e Napoli: ha avuto un ribaltone in casa e pensa ai ribaltoni degli altri. Sa bene che il prossimo 20 giugno la maggioranza di destra chiederà di nuovo il voto di fiducia in Parlamento e pretenderebbe che il governo di presentasse dimissionario, cioè l’esatto opposto di quello che intende di fare. Lui avrà anche le idee chiare, ma certo non ha i piedi per terra. Se ce li avesse capirebbe che da questa situazione di stallo si esce solo se uno dei due partiti più grossi , PDL o PD o meglio entrambi, prendessero atto che il bipartitismo non verrà più e che il bipolarismo ha fallito. Tanto è vero che sia Berlusconi che Bersani dicono di avere le idee chiare e poi brancolano letteralmente nel buio. La verità è che è ora di tornare al sistema proporzionale, magari con sbarramento e con premio di maggioranza, ma basta con il maggioritario. Soprattutto ci facciano scegliere i parlamentari attraverso i voti di preferenza, anziché imporceli per volontà sovrana dei due capi. Solo così gli eletti risponderanno a tutti gli elettori e alle leggi, invece che ai soli oligarchi, perchè è il popolo che deve essere sovrano. Non Berlusconi o Bersani”.