Dalla associazione di automobilisti "Stradenostre", che si occupa anche della segnaletica stradale, oltre che della difesa e tutela degli automobilisti, riceviamo una nuova segnalazione: “Non si può tacere di fronte alla notizia di oggi, secondo cui “è stato condannato a soli 3 anni e 4 mesi di reclusione Gabardi El Habib, il pirata della strada che il 10 luglio scorso travolse e uccise a Gorgonzola (Milano) Beatrice Papetti, una ragazza di 16 anni che era in sella alla sua bicicletta. Lo ha deciso il gup di Milano al termine del processo in abbreviato. Nessuna attenuante all'imputato che si era costituito alle forze dell'ordine dopo una settimana. Era accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso”. Perché? Se invece di costituirsi dopo una settimana si fosse costituito dopo solo pochi giorni gli avrebbero concesso anche le attenuanti? E magari anche una pena inferiore, eventualmente da condonare, indultare, amnistiare? Di fronte al moltiplicarsi dei casi di “pirateria stradale” è ormai urgente inasprire le pene e schiodare i vigili dall’appostamento dietro gli autovelox-sanguisuga per metterli a controllare se tutte le auto hanno l’assicurazione e chi le guida ha la patente? Sicuramente la “pirateria” verrebbe ridotta, alimentata come è oggi dall’assenza di sistematici controlli sui drogati, senza patente e senza assicurazione, la cui gravissima responsabilità di “pirati” in caso di incidente mortale e fuga non può configurare solo una imputazione colposa, quando è chiara la dolosità del loro riprovevole comportamento”.

da Stradenostre