Le "palle basse" pericolose per la circolazione notturna |
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Venerdì 28 Agosto 2009 17:33 |
Dalla associazione di automobilisti "Stradenostre", che si occupa anche della segnaletica stradale, oltre che della difesa e tutela degli automobilisti, riceviamo e pubblichiamo la seguente comunicazione: "Se fondamentale è il ruolo della segnaletica stradale nella disciplina del traffico veicolare e nella difesa dell'incolumità degli automobilisti, altrettanto lo è l'illuminazione pubblica lungo le nostre strade. Prendiamo spunto dal comunicato dell'assessore all'innovazione tecnologica Giordano Rotatori a proposito del progetto
per il risparmio energetico e per il contenimento dell'inquinamento luminoso sull'impianto di pubblica illuminazione del paese con conseguente beneficio economico per il comune, recentemente varato dalla amministrazione comunale che, come ha dichiarato, "va nella direzione non solo del rispetto dell'ambiente e delle economie di bilancio, ma anche del rispetto di quei principi contenuti nel Protocollo di Kyoto e nell'Agenda 21 dell'Unione europea, a cui questa amministrazione, rispetto alla precedente, si è conformata". A questo proposito rileviamo che, con la sostituzione delle lampade secondo le nuove direttive, si è certamente dato il via a una iniziativa certamente positiva. Ci appare però insufficiente: il problema è che la dissennata politica tecnologica delle precedenti amministrazioni, oltre a non rispettare le leggi vigenti in materia di inquinamento luminoso, segando i pali e sostituendo il tipo delle plafoniere a palla ha abbassato verso terra i punti luce che, non schermati, provocano un fastidiosissimo disturbo agli automobilisti alla guida dei veicoli in transito notturno. Ciò costituisce un pericolo per la circolazione stradale che può essere eliminato solo con la rimozione delle "palle basse" per tornare ai "pali a frusta". Il danno però è fatto. Chissà se sarà possibile tornare indietro? Si potrebbe destinare le economie ricavate dal nuovo sistema ecologico per rimediare agli errori del passato?". Giriamo la domanda all'assessore all'innovazione tecnologica, con la speranza che possa essere trovata una soluzione positiva al problema segnalato.
Francesco Fiorani |