Il giudice di pace annulla le multe dei semafori taroccati a Pesaro |
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Mercoledì 18 Novembre 2009 15:51 |
Dalla associazione di automobilisti "Stradenostre" di Ostra Vetere, che si occupa anche della segnaletica stradale, oltre che della difesa e tutela degli automobilisti, riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato: "Accogliamo con molta soddisfazione la notizia che nei giorni scorsi il giudice di pace di Pesaro ha accolto i primi sette ricorsi contro le multe elevate con il 'vistared', il rilevatore delle infrazioni commesse dagli automobilisti agli incroci disciplinati da semaforo, installato dall'aprile del 2008. Il giudice non solo ha annullato le multe, da 200 euro l'una, ma ha addebitato all'amministrazione comunale anche il costo delle spese legali, e quello per le perizie del Ctu, consulente tecnico d'ufficio, e del Ctp, consulente tecnico di parte, pari a
quasi 5mila euro, con motivazioni che saranno depositate nei prossimi giorni. Al centro della vicenda, la durata del giallo (4 secondi), che la perizia del Ctu indicava come totalmente inadeguata per casi del genere. E' da tempo che come associazione "Stradenostre" lamentiamo l'inadeguatezza e la contradditorietà della segnaletica stradale. E' evidente che l'uso disinvolto di autovelox a tranello e "vistared" taroccati, così come i segnali nascosti e quelli omessi e cervellotici, non solo mancano l'obiettivo vero della disciplina stradale, che è di prevenire gli incidenti, ma si trasformano in una odiosa macchina mangiasoldi ai danni dei tartassati automobilisti. E' ora che lo Stato emani una normativa vincolante non solo, come ha fatto finora, per la disciplina del traffico, ma anche per la disciplina dell'apposizione della segnaletica stradale, cui dovranno obbligatoriamente attenersi le amministrazioni proprietarie delle strade, previa verifica di pertinenza e congruità della segnaletica da apporre". Ci sentiamo di condividere i giusti rilievi dell'associazione "Stradenostre", poichè la disinvoltura in materia, dimostrata da certe amministrazioni, provoca il giusto risentimento della popolazione.
Chiara Fiorani |