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Marche: Aiuti ai vini vanno bene, ma ai produttori di uve cosa viene? |
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Venerdì 08 Gennaio 2010 14:52 |
 Dopo l'articolo "Marche: Un aiuto ai vini marchigiani DOC" che abbiamo pubblicato ieri, con il quale avevamo dato notizia delle nuove risorse per la promozione dei vini marchigiani decisa dalla giunta regionale delle Marche e comunicata dall'assessore regionale all'agricoltura Paolo Petrini, è giunto in redazione il commento del nostro lettore che si firma con lo pseudonimo "Giangi", di Ancona, che pubblichiamo: "Bella iniziativa, concreta e finalizzata. Mi chiedo però in
che percentuale economica è previsto il ritorno nei confronti dei "semplici" produttori di uve, cioè dei non trasormatori? L'assessore all'agricoltura, che dimostra molta attenzione, con questa iniziativa sicuramente indispensabile per il sostegno del settore, non ritiene di dare una minima speranza di sopravvivenza ai viticoltori "puri" che da qualche anno non riescono a far quadrare i conti della loro attività, stimolando gli organismi ufficiali di controllo a verificare la provenienza dei mosti, delle uve, dei certificati...ecc..? Sì, perchè di quel valore aggiunto che con questo bel progetto si potrà ottenere, qualche briciola dovrebbe ritornare anche a chi, nei campi delle Marche, produce UVA !". Giriamo gli interrogativi a chi di dovere. |
Gazzetta dj 
Dopo l'articolo "Marche: Un aiuto ai vini marchigiani DOC" che abbiamo pubblicato ieri, con il quale avevamo dato notizia delle nuove risorse per la promozione dei vini marchigiani decisa dalla giunta regionale delle Marche e comunicata dall'assessore regionale all'agricoltura Paolo Petrini, è giunto in redazione il commento del nostro lettore che si firma con lo pseudonimo "Giangi", di Ancona, che pubblichiamo: "Bella iniziativa, concreta e finalizzata. Mi chiedo però in
che percentuale economica è previsto il ritorno nei confronti dei "semplici" produttori di uve, cioè dei non trasormatori? L'assessore all'agricoltura, che dimostra molta attenzione, con questa iniziativa sicuramente indispensabile per il sostegno del settore, non ritiene di dare una minima speranza di sopravvivenza ai viticoltori "puri" che da qualche anno non riescono a far quadrare i conti della loro attività, stimolando gli organismi ufficiali di controllo a verificare la provenienza dei mosti, delle uve, dei certificati...ecc..? Sì, perchè di quel valore aggiunto che con questo bel progetto si potrà ottenere, qualche briciola dovrebbe ritornare anche a chi, nei campi delle Marche, produce UVA !". Giriamo gli interrogativi a chi di dovere.