Europa: Dopo Copenhagen delusione del presidente Barroso |
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Sabato 09 Gennaio 2010 09:34 |
Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha espresso delusione per l'accordo concluso in extremis alla conferenza di Copenaghen sul clima, definendolo di gran lunga inferiore alle attese dell'UE. Nel testo, lungo meno di tre pagine, mancano elementi che l'Unione ritiene fondamentali, tra cui obiettivi collettivi per la riduzione delle emissioni di gas serra. Non solo non si indica il 2010 come scadenza entro la quale va concluso un trattato, ma non viene neppure menzionata la necessità di un accordo giuridicamente vincolante. Eppure anche un risultato così modesto si è rivelato difficile da raggiungere. A poche ore dal termine, i
negoziati erano sull'orlo del fallimento, con i paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo fermi su posizioni contrastanti su come i paesi emergenti dovessero tener fede ai loro impegni di limitazione delle emissioni. L'intesa finalmente raggiunta è il risultato di colloqui dell'ultimo minuto tra gli USA e quattro dei più importanti paesi in via di sviluppo: Cina, India, Brasile e Sudafrica. "Non nasconderò di essere deluso. Onestamente, le ambizioni di questo testo non sono all'altezza delle nostre speranze. E tuttavia - ha dichiarato il presidente Barroso - meglio questo accordo che nessun accordo". Il documento invita a ridurre le emissioni di gas serra, allo scopo di limitare il riscaldamento globale a meno di 2°C, valore considerato come la soglia al di là della quale il cambiamento climatico potrebbe degenerare in una spirale incontrollabile. |