Condurre l'Europa nel XXI secolo |
|
|
|
Domenica 10 Gennaio 2010 09:06 |
In cinquanta anni l'Europa è cambiata, il mondo è cambiato. Oggi più che mai, in un mondo globalizzato in costante mutamento, l'Europa è chiamata ad affrontare nuove sfide. La globalizzazione dell'economia, l'evoluzione demografica, i cambiamenti climatici, l'approvvigionamento energetico, per non parlare delle nuove minacce che gravano sulla sicurezza, sono i grandi temi con i quali l'Europa del XXI secolo deve misurarsi. Gli stati membri non sono più in grado di affrontare
da soli tutte queste nuove problematiche che non conoscono frontiere. Per farvi fronte e rispondere alle preoccupazioni dei cittadini serve uno sforzo collettivo a livello europeo. L'Europa deve disporre di strumenti adatti sia al funzionamento di un'Unione recentemente passata da 15 a 27 stati membri, che a fronteggiare le rapide trasformazioni del mondo attuale. È questo l'obiettivo del trattato firmato a Lisbona il 13 dicembre 2007, dove i capi di stato e di governo hanno convenuto nuove regole che disciplinano la portata e le modalità della futura azione dell'Unione. Il trattato di Lisbona consente di adeguare le istituzioni europee e i loro metodi di lavoro, di rafforzare la legittimità democratica dell'Unione e di consolidare i valori fondamentali che ne sono alla base. Il trattato di Lisbona, frutto dei negoziati condotti dagli stati membri all'interno di una conferenza intergovernativa, è stato ratificato da ciascuno dei 27 paesi dell'UE e, a norma dell'articolo 6 del trattato, è entrato in vigore il 1° dicembre 2009.
Francesco Fiorani |