Ostra Vetere: Eros De Finis e le sue insospettate doti di fotografo d’arte |
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Sabato 14 Aprile 2012 17:06 |
Il Centro di Cultura Popolare è sorto tanti anni fa (quasi una quarantina) allo scopo di valorizzare l'arte, la cultura, la storia e le tradizioni locali. Non può quindi esimersi dal valorizzare tutte le potenzialità che il paese possiede. Basta scoprirle. E per farlo non c'è alcun bisogno di guardare lontano, basta guardare vicino, per vedere anche quel che gli altri non vedono. E tra le altre potenzialità presenti, non possiamo non vederne una insospettata: l'arte fotografica proposta da uno dei nostri, Eros De Finis. Tutti lo conoscono in paese, impegnato com'è in tante febbrili attività che sarebbe difficile intuire che riesca a
ritagliarsi il tempo anche per una passione che necessita di calma e riflessione, come la fotografia d'arte. Eros ha voluto farci dono di alcuni suoi grandi scatti fotografici da gran maestro d'arte. E li presenteremo in successione. Ma prima di parlare del valore della "sua" arte, è bene parlare dell'"arte", di "questa" arte. Possiamo parlare di fotografia d'arte come parliamo di pittura e di scultura: l’immagine fotografica è infatti considerata da gran parte dei critici al pari delle discipline pittoriche. Negli ultimi anni le quotazioni dei maestri internazionali, come quelle degli artisti emergenti sono andate alle stelle. Il panorama si è allargato ed è stato rivoluzionato dall’avvento del digitale che ha moltiplicato in maniera esponenziale le possibilità di ogni artista. La prima mostra fotografica della storia si tenne a Parigi, dove Louis Hippolite Bayard espose 30 dagherrotipi riscuotendo parecchio successo. Nel periodo compreso tra le due grandi guerre, grazie ai processi tecnici nel campo della fotografia, fu possibile scattare delle prime istantanee e realizzare i primi reportages: fotografi professionisti documentavano la realtà attraverso le immagini che venivano diffuse ai giornali. I fotografi di allora si possono quindi paragonare ai "veristi" che narravano i fatti senza inserirvi impressioni personali. La fotografia d'arte vera e propria, viene chiamata anche fotografia di ricerca e ha inizio in Italia verso la fine degli anni 60'. Il punto di riferimento per i giovani fotografi artisti dell'epoca era la galleria il Diaframma di Milano (una delle più antiche gallerie fotografiche d'Europa), che chiudera' la sua storica sede di via Brera, nel luglio del 1997. È in questo periodo che la ricerca fotografica in Italia raggiunge la sua massima espressione. Dal punto di vista tecnico la dicotomia tra fotografia analogica e digitale è sostanziale e almeno inizialmente, la fotografia digitale è stata snobbata come inferiore a quella chimica. In effetti i primi risultati di stampa digitale erano modesti ma oggi ha raggiunto una qualità pari a quella analogica. Moltissimi professionisti ormai si avvalgono per la la "fine art" di stampanti fotografiche professionali con risultati eccellenti sia in qualità che in durata, dopo oltre 200 anni con il bianco e nero. Tutto ciò è testimoniato da autori di chiara fama come Eros De Finis, autore fotoartista e tecnico che con molti scatti d'arte ha tolto ogni dubbio anche ai più increduli. Vedremo nei prossimi articoli la qualità delle sue prestigiose immagini.
Daniela Crocetti |