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Home Gazzetta dj Comunicati Marche: Si rafforza il progetto “Vita indipendente” dei Servizi Sociali
Marche: Si rafforza il progetto “Vita indipendente” dei Servizi Sociali PDF Stampa E-mail
Martedì 17 Aprile 2012 16:57

Si rafforza il progetto Vita indipendente dei Servizi SocialiIl progetto regionale “Vita Indipendente”, a favore di persone con grave disabilità motoria diventa stabile e continuativo. La fase sperimentale, cominciata quattro anni fa, si concluderà ad aprile ma vista la validità e la peculiarità dell’intervento, nonché gli ottimi risultati conseguiti, la Giunta ha ritenuto opportuno proseguire per il prossimo triennio, aumentando le risorse e il numero degli utenti. “I soggetti inseriti nella sperimentazione – spiega l’assessore regionale ai Servizi sociali, Luca Marconi - sono stati 42 e i vantaggi ottenuti in termini di autonomia sono stati notevoli. Attraverso i Piani personalizzati di Vita Indipendente si è infatti garantito a queste persone con grave disabilità motoria il diritto all’autodeterminazione della propria esistenza. L’intervento, personalizzato e finalizzato alle necessità individuali, ha permesso loro di compiere azioni che la disabilità impedirebbe nonostante l’eventuale utilizzo di ausili tecnici. Inoltre, l'assistenza autogestita ha evitato la loro istituzionalizzazione, favorendone la domiciliarità e valorizzando sia le condizioni umane che le residue capacità lavorative”. Vita Indipendente significa infatti libertà di scelta nonostante la disabilità. Il percorso progettuale, garantendo e sostenendo un’assistenza personale autogestita, consente al disabile di superare il ruolo di mero fruitore di cure per diventare soggetto attivo e protagonista della propria vita. “In altre parole – continua Marconi - questa progetto ha concesso ai beneficiari  l’opportunità di decidere in prima persona l’agire quotidiano, dalla cura della persona, alla mobilità in casa, al lavoro, fino a tutte quelle azioni volte a garantire l’autonomia e l’integrazione sociale, potendo scegliere e assumere autonomamente l’assistente personale”. E’ previsto lo stanziamento di 600 mila euro per il 2012, con un notevole incremento rispetto ai 280 mila euro impiegati per la fase sperimentale. La Regione concorre al finanziamento dei Progetti da un minimo del 50 ad un massimo del 75%  sulla base del reddito della persona disabile. L’utente è tenuto a contribuire nella misura del 5% a partire dal reddito di 10mila fino ad un massimo del 25% nel caso di reddito superiore a 30mila euro. Il servizio è gratuito per redditi inferiori a 10 mila euro. Una quota del 25% è a carico del Comune di residenza della persona disabile che può scegliere se compartecipare o meno. A sostegno della spesa dell’ente locale possono concorrere anche altri enti e organismi pubblici o privati. I destinatari dei Piani personalizzati di Vita Indipendente sono esclusivamente le persone con disabilità motoria, di età compresa tra i 18 e 65 anni, in possesso della certificazione di gravità, che intendono realizzare il proprio progetto di vita. Le persone con disabilità devono manifestare capacità di autodeterminazione e chiara volontà di gestire in modo autonomo la propria esistenza e le proprie scelte. L’assistente personale è un operatore che interviene accanto alla persona disabile per aiutarla negli atti quotidiani compensando i suoi limiti funzionali, permettendole di realizzare delle attività, di integrarsi e di partecipare alla vita sociale. La persona con disabilità sceglie autonomamente i propri assistenti personali ed è tenuta a regolarizzarne il rapporto con un contratto di lavoro. I Piani personalizzati vengono redatti dall’Unità Multidisciplinare Età Evolutiva (U.M.E.A.) d’intesa con l’Assistente sociale del Comune di residenza o dell’Ambito Territoriale Sociale di riferimento e poi esaminati dall’apposito Servizio regionale ai fini della stesura delle graduatorie. In base al punteggio ottenuto verranno redatte due graduatorie: graduatoria “A” riservata ai soli soggetti che hanno già partecipato alla sperimentazione, nel caso in cui presentino Piani personalizzati con lo stesso monte ore del biennio 2010-2012; graduatoria “B” per i nuovi richiedenti e per coloro che hanno già partecipato alla sperimentazione ma che presentino Piani personalizzati con un monte ore superiore rispetto a quello del biennio 2010-2012. (s.g.)

 

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