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Home Gazzetta dj Comunicati Potenziamento degli uffici pubblici dei comuni danneggiati dal terremoto del 1997
Potenziamento degli uffici pubblici dei comuni danneggiati dal terremoto del 1997 PDF Stampa E-mail
Martedì 19 Gennaio 2010 15:07
La pinacoteca comunale di Ascoli Piceno danneggiata dal terremoto del 1997Sono stati approvati i criteri e le modalità di riparto per il 2010 dei fondi destinati al potenziamento degli uffici pubblici nei comuni colpiti dal terremoto del '97, secondo quanto previsto dalla normativa relativa alla ricostruzione. Complessivamente le risorse ammontano a circa 1.860.000 euro da assegnare ai comuni danneggiati dal sisma in base ai principi della legge finanziaria 2008. "Dal 1998 - spiega l'assessore regionale per gli interventi post terremoto, Gianluca Carrabs - sono stati assegnati ai comuni e alle province maggiormente colpiti i fondi per la ricostruzione secondo un piano di riparto che tiene conto del carico di lavoro degli uffici. La legge finanziaria 2008 ha assegnato ulteriori finanziamenti per la prosecuzione e il completamento delle attività, prevedendo l'erogazione annuale di fondi con una progressiva riduzione di un quinto rispetto ai fondi assegnati nel 2006 per ciascun anno fino al 2012". Tale normativa determina inoltre anche l'implicita proroga fino al 31 dicembre 2012 dei contratti di lavoro a tempo determinato del personale assunto. In sintesi, per il 2010 i criteri di riparto dei fondi stabiliscono un contributo pari al 60% dell'importo erogato a ogni ente nel 2008; un contributo forfettario di modesta entità per le costituzioni in giudizio a seguito di controversie inerenti la ricostruzione e per sostenere gli oneri aggiuntivi conseguenti all'astensione obbligatoria per maternità del personale impegnato nella ricostruzione. Inoltre, il contributo relativo al personale che è stato assunto a tempo determinato e stabilizzato, secondo quanto stabilito dall'apposita legge regionale, viene trasferito all'ente che ha provveduto alla stabilizzazione. Previsto, infine, un contributo di 9 mila euro al comune che ha lasciato il dipendente per la stabilizzazione presso un ente diverso al fine di fronteggiare le difficoltà derivanti dalla carenza di organico.
 

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