Approvato dal senato il "processo breve": Processi in corso estinti dopo due anni |
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Giovedì 21 Gennaio 2010 09:14 |
I processi "lumaca" potranno estinguersi dopo un periodo di tre anni in primo grado, due in appello e un anno e sei mesi per la cassazione. La "tagliola" scatta però dopo due anni per i processi in corso su reati commessi prima del maggio 2006. E' quanto prevede il ddl sul processo breve appena approvato ieri dal Senato. Prescrizione processuale anche per procedimenti davanti alla Corte dei conti. Ma questo riguarderà solo i processi relativi a reati con pene inferiori nel massimo a 10 anni. I termini
si allungano in presenza di reati più gravi: 4 anni per il primo grado; due per l'appello; un anno e sei mesi per il giudizio di merito. Fino ad arrivare ai reati di mafia e terrorismo per i quali il primo grado dovrà durare cinque anni: tre per l'appello e due per la cassazione. Il giudice può poi aumentare tali termini fino ad un terzo se il processo è particolarmente complesso o se ci sono molti imputati. Il Pm deve esercitare l'azione penale entro tre mesi dalla fine delle indagini preliminari. L'estinzione processuale si applica ai processi in corso solo se sono relativi a reati indultati o indultabili, commessi cioé prima del maggio 2006, e se hanno pene inferiori a 10 anni. Ma sarà più breve di quella per i processi futuri: la "tagliola" scatterà dopo due anni e non dopo tre. In questo modo, accusa l'opposizione, salteranno i processi Mediaset e Mills in cui è imputato il presidente del consiglio.
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