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Ostra Vetere: 34 anni fa le Brigate Rosse assassinarono l’onorevole Aldo Moro |
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Mercoledì 09 Maggio 2012 16:47 |
 Trentaquattro anni fa le Brigate Rosse assassinarono l'onorevole Aldo Moro. Una ricorrenza, quella di oggi, che cade in un periodo in cui i rigurgiti terroristici sembrerebbero agitare ancora la vita sociale, con i fatti di Genova in cui l'amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, è stato "gambizzato" in un attentato la cui matrice ideologica, non ancora rivendicata, sembra essere la più probabile. Ed è a causa di questo nuovo attentato che è invece necessario
riproporre il ricordo del ben più grave attentato di 34 anni fa, perchè la storia terribile degli anni di piombo che sconvolse l'Italia un terzo di secolo fa non debba più ripetersi. Invece ci troviamo oggi a vivere un momento estremamente delicato, dal punto di vista politico, sociale, economico, con allarmanti segni di ripresa di una contrapposizione anche violenta, che le istituzioni non sembrano avvertire appieno. Di fronte al rischio crescente del riesplodere della violenza politica non ci rimane che riproporre un'immagine ormai datata, perchè si torni a spiegare ai giovani che la violenza di parte non conduce a nessun progresso sociale. |
Gazzetta dj 
Trentaquattro anni fa le Brigate Rosse assassinarono l'onorevole Aldo Moro. Una ricorrenza, quella di oggi, che cade in un periodo in cui i rigurgiti terroristici sembrerebbero agitare ancora la vita sociale, con i fatti di Genova in cui l'amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, è stato "gambizzato" in un attentato la cui matrice ideologica, non ancora rivendicata, sembra essere la più probabile. Ed è a causa di questo nuovo attentato che è invece necessario
riproporre il ricordo del ben più grave attentato di 34 anni fa, perchè la storia terribile degli anni di piombo che sconvolse l'Italia un terzo di secolo fa non debba più ripetersi. Invece ci troviamo oggi a vivere un momento estremamente delicato, dal punto di vista politico, sociale, economico, con allarmanti segni di ripresa di una contrapposizione anche violenta, che le istituzioni non sembrano avvertire appieno. Di fronte al rischio crescente del riesplodere della violenza politica non ci rimane che riproporre un'immagine ormai datata, perchè si torni a spiegare ai giovani che la violenza di parte non conduce a nessun progresso sociale.