Scontro sul "processo breve" |
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Venerdì 22 Gennaio 2010 08:32 |
L'approvazione della legge sul "processo breve" si trasforma in scontro tra governo e magistratura. ''Questa è la resa dello Stato di fronte alla criminalità. Noi abbiamo il dovere di denunciare la gravità delle conseguenze di questa legge'', afferma l'Associazione nazionale magistrati attraverso il suo segretario, Giuseppe Cascini. ''Il presidente del Consiglio - afferma Cascini - continua ad avere scarso senso delle istituzioni usando espressioni ingiuriose nei confronti dei magistrati. Per reagire a questa pretesa persecuzione giudiziaria la
maggioranza e il governo decidono di distruggere l'intera giustizia penale in Italia. Si stanno mettendo in discussione le fondamenta dello Stato democratico''. ''Mi cadono le braccia - è la reazione del ministro della giustizia Angelino Alfano alle dichiarazioni di Cascini. Il Guardasigilli bolla le parole del segretario dell'Anm come ''plateali mistificazioni''. Per Bersani, segretario del Pd, ora il percorso è in salita per le riforme. ''Ieri - spiega Bersani - si e' fatta la cosa peggiore che si poteva fare, distruggendo la possibilita' di giustizia per centinaia di migliaia di persone, per salvarne una sola. La battaglia riprenderà alla Camera ma resta una macchia indelebile e la destra si è presa la responsabilità di peggiorare le condizioni per un confronto sulle riforme''. |