Vendola spariglia i calcoli a tavolino. Pd e Udc si rompono le ossa |
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Martedì 26 Gennaio 2010 08:49 |
Con lo strabiliante risultato del 73% di consenso, l'attuale presidente della giunta regionale della Puglia Nicki Vendola stravince le primarie volute dal Pd e batte per la seconda volta il candidato del Partito democratico. Un risultato imprevisto, che spariglia tutti i giochi politici laboriosamente costruiti a tavolino a Roma, battuti sul campo da una scelta che sarà anche del tutto irrazionale e in controtendenza, ma voluta dalla gente che in massa è andata a votare. Quasi duecentomila si sono presentati
ai seggi, stavolta, contro gli ottantamila della volta precedente. Le primarie sono una scimmiottatura, una parodia paradossale della politica, ma sono il nuovo credo del Pd che una ne fa e cento non ne azzecca. E vai a vedere se davvero erano solo elettori di sinistra che sono andati a votare, o se si erano aggiunti molti estranei per stravolgere intenzionalmente i giochi e sabotare la convergenza annunciata tra Pd e Udc, che in quest'impresa si sono rotti le ossa. Clamoroso. E' stato sconfitto il disegno di D'Alema per un allargamento dell'alleanza al centro, ma è stata sconfitta anche la "politica dei due forni" di Casini. Ora gli scenari cambiano drasticamente, e non solo in Puglia. Casini, però, tira fuori dal cilindro un asso sorprendente e annuncia: "I forni non sono due, ma tre. Non appoggeremo Vendola, appoggeremo la Poli Bortone". Terza candidata fra quello di extra sinistra Vendola e quello di destra Palese, la Poli Bortone è stata europarlamentare, senatrice, ex ministro con Berlusconi e ex sindaco di Lecce, è la terza canditata del movimento "IoSud". Al centro, quindi, niente destra e niente sinistra. |