Senigallia: Povero riccio e poveri noi |
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Domenica 17 Giugno 2012 16:39 |
Pensava di essere in mezzo al bosco e ha tentato di attraversare la strada provinciale alle porte di Senigallia nella speranza di poter arrivare sano e salvo dall’altra parte, verso l’altro “bosco” che cresce rigoglioso fin sul limite del nastro d’asfalto. Ma si illudeva. Evidentemente non sapeva che non si trattava di “boschi”, quelli da cui proveniva e verso cui era diretto, bensì un groviglio di erbacce cresciute fin troppo, perché quest’anno la Provincia non ha ancora provveduto a ripulire le banchine
stradali laterali alla strada provinciale Corinaldese. Sarà perché le Province sono state soppresse, sarà perché la Provincia è ormai commissariata, così come è ormai commissariata questa povera nostra Italia da “terza repubblica”. Fatto sta che, pur disponendo ancora l’ente di personale e mezzi, forse non c’è più nessuno che impartisce ordini e così anche le strade vanno in malora. A subire le conseguenze dell’incuria anche il nostro povero riccio, spietatamente travolto forse da un’auto di passaggio, proprio mentre lui pensava di essere a casa sua in mezzo a due “boschi”. E ha fatto una brutta fine. Peccato. Per lui, per noi, per la Provincia soppressa e per quest’Italia commissariata che è riuscita finora a risparmiare solo sul poco gasolio necessario a far funzionare la trinciatrice (che pure c’è) dai cantonieri (che pure ci sono) per tagliare le erbacce (che ci sono, eccome), mentre il riccio non c’è più. Povero riccio. E poveri noi, se continua così. |