La protesta dei magistrati all’inaugurazione dell’anno giudiziario |
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Sabato 30 Gennaio 2010 09:55 |
Per l'inaugurazione dell'anno giudiziario di oggi, i magistrati indosseranno la toga, in mano la costituzione e poi usciranno tutti fuori dall'aula nel momento in cui prenderà la parola il rappresentante del ministero della giustizia. Una scena che però non si ripeterà all'Aquila, dove ci sarà proprio il guardasigilli Angelino Alfano. Tutto questo per manifestare il loro dissenso sulla politica della giustizia del governo, in occasione delle cerimonie di inaugurazione dell'anno giudiziario che si terranno in tutti
i distretti di corte d'appello. In tutti i distretti giudiziari i rappresentanti dell'associazione nazionale magistrati leggeranno un unico durissimo documento per dire al presidente del consiglio, "basta insulti e aggressioni" e alla maggioranza stop a "riforme distruttive", a "leggi prive di razionalità e di coerenza, pensate esclusivamente con riferimento a singole vicende giudiziarie e che hanno finito per mettere in ginocchio la giustizia penale in questo paese". "L'Anm ha scelto di macchiare una giornata che è per i cittadini e per il loro diritto di avere giustizia", accusa il ministro della giustizia, Angelino Alfano, secondo cui il sindacato delle toghe fa "campagna elettorale" per il prossimo rinnovo del Csm. Si schierano con i magistrati Idv e Pd: "Un governo responsabile, invece di accusare i magistrati di essere sobillatori, rifletta sulle ragioni profonde della loro protesta", dice Antonio Di Pietro che aggiunge: il governo ascolti. Mentre il Pd, con il responsabile giustizia Andrea Orlando, difende il diritto dell'Anm di esprimere il proprio dissenso. |