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Home Gazzetta dj Comunicati Marche: Un progetto risolutivo per la difesa della costa
Marche: Un progetto risolutivo per la difesa della costa PDF Stampa E-mail
Mercoledì 18 Luglio 2012 17:52

Un progetto risolutivo per la difesa della costaSubito un “riassestamento dei sedimenti” erosi dal mare, poi un progetto strutturale, entro il 2013, per salvaguardare Portonovo di Ancona, uno dei luoghi “identitari e di immagine del turismo marchigiano”. A seguire, un processo di riordino amministrativo e normativo regionale per definire un modello organizzativo più snello nel settore della difesa della costa. La Giunta regionale ha affrontato, nella seduta odierna, la situazione della baia, che evidenzia ancora criticità a stagione turistica avviata e gli interventi necessari per ripristinare un emblema della promozione turistica della regione. L’assessore alla Difesa della Costa, Paolo Eusebi, è stato incaricato di prendere “contatti immediati” con il Comune di Ancona per concordare una veloce manutenzione dei luoghi, nella “massima chiarezze e trasparenza” delle modalità e delle procedure attuative, allo scopo di ripristinare rapidamente la “caratterizzazione estetica” della spiaggia erosa dalle mareggiate. Contestualmente la Giunta ha incaricato l’architetto Gabriella Massaccesi, dirigente Programmazione della Regione, di insediare e coordinare un gruppo tecnico interdisciplinare, che dovrà individuare un progetto risolutivo di difesa della costa, da attuarsi entro il 2013. “L’obiettivo – ha evidenziato il presidente Gian Mario Spacca, che cura anche la delega del Turismo – è quello di realizzare un progetto innovativo e risolutivo del problema determinato dalle forti mareggiate che si abbattono lungo la costa del Conero. Lo studio dovrà garantire la regimazione idraulica delle correnti marine per mantenere i sedimenti sul posto, evitando il semplice ripascimento annuale che tampona il problema, ma non lo risolve strutturalmente. Per questo è necessario avviare subito i contatti con il Comune di Ancona e lavorare insieme per valorizzare l’area. Non possiamo permetterci di perdere Portonovo: è una questione che non riguarda solo la città, ma tutta la regione. È uno dei luoghi simbolo della promozione turistica, tanto che numerose attività ricettive marchigiane, anche di altre province, prenotano per i loro ospiti soggiorni giornalieri nell’incantevole scenario della baia”. Nel corso della seduta, la Giunta regionale ha ripercorso l’iter seguito per giungere a una sistemazione di Portonovo.  A una prima richiesta del Comune di Ancona di “ripristino della spiaggia” (11 aprile 2012), la Regione risponde (23 aprile 2012) che l’intervento, come rappresentato, va sottoposto alla procedura di verifica di assoggettabilità a VIA (Valutazione dell’impatto ambientale), che non è, invece, necessaria per la manutenzione. Il 7 maggio 2012 viene effettuato un sopralluogo, al quale sono invitati  i rappresentanti di tutti gli enti coinvolti (Comune, Regione, Soprintendenza paesaggistica, Arpam, Capitaneria di Porto, Parco del Conero) per discutere dell’intervento, da realizzare prima dell’estate. Da tale sopralluogo emerge che “un intervento di minima”, in visione di un piano più complessivo, potrebbe essere giustificato come un intervento di manutenzione escludibile dalla VIA, se effettuato con materiale consono. Il 21 maggio la Regione concede al Comune di Ancona un contributo di 30 mila euro per i lavori di protezione della costa, con la prescrizione di dotarsi di tutte le autorizzazioni necessarie. Il 21 giugno il medesimo Comune presenta alla Regione un progetto di ripascimento, integrato il 27 giugno e  il 6 luglio. A seguito della presentazione del progetto, la Regione convoca immediatamente la Conferenza dei servizi per il 9 luglio. Nel corso della Conferenza il rappresentante del Comune illustra gli elaborati e la stessa Conferenza, all’unanimità, compreso il rappresentante del Comune di Ancona, esprime parere negativo, considerato che l’intervento non è di manutenzione, ma introduce materiale proveniente da cava esterna.

 

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