Reazioni al discorso di Berlusconi alla Knesset |
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Venerdì 05 Febbraio 2010 09:36 |
Lo scorso martedì da Gerusalemme il presidente del consiglio dei ministri Silvio Berlusconi aveva esortato la comunità internazionale ad «aiutare e sostenere l'opposizione» in Iran, invocando «forti sanzioni» per impedire agli ayatollah di dotarsi dell'arma nucleare. A molti osservati è sembrata una dichiarazione incauta e infatti il portavoce della commissione affari esteri e sicurezza nazionale del Parlamento iraniano, Kazem Jalali
aveva subito parlato di «dichiarazioni che non potranno aiutare a risolvere i problemi, ma al contrario li renderanno più complicati». Duro l'attacco dell'Iran a Berlusconi. «Ha reso servigi ai padroni israeliani». «Dopo aver sparato dichiarazioni decisamente discutibili sull'Iran - afferma il sito in italiano della radiotelevisione di Stato iraniana - il premier italiano è arrivato a dire che la guerra contro Gaza fu giusta, calpestando così i cadaveri di 1.400 civili palestinesi uccisi l'anno scorso da Israele durante tre settimane di folli bombardamenti». Berlusconi, si aggiunge nel commento, «durante il suo discorso alla Knesset ha completato tutta la serie di servigi fatti ai padroni israeliani», dopo che, «prima e durante la visita in Israele aveva rivolto all'Iran tutte le accuse possibili, ad iniziare da quella di voler sviluppare armi nucleari». La risposta di Frattini. «Noi siamo al servigio dei nostri valori e dei nostri ideali. Israele è uno Stato libero e democratico che dev'essere difeso». «Noi saremo sempre leali all'alleanza con l'Europa, con gli Stati Uniti, con i paesi democratici e con quelli del mondo arabo che non vogliono la bomba atomica iraniana». |