Marchigiani nel mondo. Piano degli interventi 2010 |
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Sabato 13 Febbraio 2010 10:43 |
Manifestazioni culturali, mostre itineranti per far conoscere la storia, la cultura e le tradizioni delle Marche; corsi di lingua italiana rivolto a tutti i marchigiani residenti all'estero; iniziative mirate ai giovani discendenti marchigiani. Sono alcune novità inserite nel Piano dell'emigrazione per il 2010, approvato dalla Giunta regionale, che rappresenta la prima annualità del programma triennale degli interventi a favore dei marchigiani nel mondo. Diverse le novità presenti nel Piano 2010. Innanzitutto, la misura sulle spese per
manifestazioni culturali all'estero di rilievo continentale da realizzare d'intesa con le varie associazioni di marchigiani, che prevede il coinvolgimento diretto della Regione per ovviare alle difficoltà organizzative. In secondo luogo, si è deciso che sarà la Regione a proporre attività e iniziative culturali, per lo più a valenza giovanile e continentale, con carattere itinerante. Altro importante cambiamento è costituito dai corsi di formazione linguistico-culturale: ad usufruirne saranno non solo i figli o i discendenti di emigrati marchigiani tra i 13 e i 35 anni, ma tutti i marchigiani regolarmente iscritti alle associazioni o federazioni competenti per territorio, per permettere a tutti di conoscere la lingua italiana, che continua ad essere il principale elemento di indentità. Infine, una misura che raccoglie tutte le iniziative a favore dei giovani discendenti marchigiani: riunire in un unico contenitore attività rivolte a stimolare l'interesse dei giovani di origine marchigiana per la cultura italiana, agevolando la frequenza nel territorio regionale di corsi universitari, corsi di specializzazione post-universitaria, master e corsi di formazione professionale, e per iniziative rivolte alla semplice conoscenza della terra dei loro genitori. Il Piano 2010, che tende a tutelare sotto il profilo sociale, culturale ed economico i cittadini marchigiani residenti all'estero o rimpatriati, è suddiviso in due parti: una relativa agli interventi della Regione, con le misure citate; un'altra relativa agli interventi dei Comuni che agiscono attraverso il trasferimento dei fondi regionali per favorire il reinserimento degli emigrati, dei loro familiari o discendenti, la promozione di scambi giovanili e la realizzazione di iniziative di accoglienza verso anziani mai rientrati nel proprio luogo di nascita o di emigrazione. |