Marche: Il presidente Spacca in visita agli stand delle imprese marchigiane al Micam di Milano |
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Martedì 18 Settembre 2012 19:04 |
“Stiamo attraversando una drammatica recessione che coinvolge l’Italia e l’Europa. Non solo calo del Pil, ma anche decisa riduzione dei consumi. Nonostante questo, il calzaturiero tiene perché ha interpretato al meglio il fattore di
maggiore competitività che oggi è offerto agli imprenditori: l’internazionalizzazione nei Paesi che, a differenza del nostro, continuano a crescere. Ora però resistere non è più sufficiente perché sempre nuovi competitor si affacciano sul mercato: rilanciare è la parola d’ordine. Mai perdere il coraggio e saper cogliere le sfide, l’imperativo”. Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, visitando oggi il Micam Shoe Event di Milano. Spacca ha incontrato negli stand numerosi imprenditori marchigiani presenti in Fiera. “Sono loro i migliori testimoni di come il calzaturiero abbia percorso la strategia giusta per affrontare la crisi – ha detto – Da parte di tutti è emersa la soddisfazione per l’andamento della Fiera. Anche se si riducono le presenze, aumentano quantità e qualità degli ordini soprattutto da parte dei buyer cinesi, russi, mediorientali, ma anche africani e dell’Estremo Oriente. Segno che la strada dell’internazionalizzazione ha centrato l’obiettivo. La Regione, che da anni la percorre, ora lavora per arricchirla di nuovi strumenti: non più solo promo-commercializzazione, ma anche e soprattutto apertura di punti di assistenza tecnica nei Paesi di maggior interesse, per sostenere e aiutare da vicino le piccole e medie imprese, organizzate sempre di più in reti e sistemi. Punti di forza del settore – ha aggiunto – l’intraprendenza e la creatività. La calzatura marchigiana è un prodotto legato indissolubilmente al territorio, di cui trasmette emozioni e suggestioni. Questa la chiave del suo successo. Da parte nostra confermiamo il nostro impegno a sostenere le imprese ad affrontare la stretta creditizia attraverso garanzie e Confidi e a stimolare il processo di innovazione sia produttivo sia organizzativo che geografico”. |