Giocondo Girolimetti: Campagna elettorale di sessant'anni fa |
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Sabato 13 Febbraio 2010 21:07 |
Dal nostro lettore Giocondo Girolimetti, collezionista di modernariato, cartoline illustrate e documenti d'epoca, riceviamo una singolare serie di documenti di un sessantennio fa: materiale della propaganda elettorale risalente al 1948 in cinque distinti volantini, quattro del PCI e uno dei Comitati Civici, che pubblicheremo uno alla volta. Occorre però fare una premessa sulle elezioni del 1948. Era il tempo della grande contrapposizione fra il partito dei cattolici riuniti nella DC, la Democrazia Cristiana, e il più forte partito comunista d'Europa, il PCI. Caduto il regime fascista nel 1943, il PCI ricominciò a operare legalmente partecipando da subito alla costituzione di formazioni partigiane e, dal 1944 al 1947, agli esecutivi antifascisti successivi al governo Badoglio I, dove il nuovo leader Palmiro Togliatti sarà anche, per un breve periodo, vicepresidente del Consiglio dei Ministri. Nell'antifascismo, il PCI era la forza più popolare e infatti
la maggior parte degli aderenti alla Resistenza italiana era membro del partito togliattiano. Nel 1947, nel nuovo clima internazionale di guerra fredda, il PCI venne allontanato dal governo e rimarrà all'opposizione per tutto il resto dei suoi giorni. Le pregiudiziali ideoloche e le contrapposizioni politiche, che marginalizzavano il PCI del dopoguerra, lo indusse a promuovere, in vista delle elezioni politiche del 1948, una intensa campagna elettorale all'insegna dell'operaismo, del pacifismo e dell'indipendenza nazionale, che però non fece breccia nell'elettorato e il PCI venne sconfitto. Il primo volantino che pubblichiamo è all'insegna dell'operaismo rosso, gioviale e speranzoso che si impegna in un giusto lavoro (metà muro), mentre l'immagine di fondo in verde (in verità scarsamente leggibile) rappresenta l'operaio disperato e nullatenente, costretto a lavorare molto e troppo (un muro intero) in una condizione di sfruttamento che deve essere superata. Un messaggio semplice e piano, addirittura ingenuo. Non è certo l'immagine incattivita della contrapposizione politica attuale. |