Dal nostro lettore Giocondo Girolimetti, collezionista di modernariato, cartoline illustrate e documenti d'epoca, riceviamo una singolare serie di documenti di un sessantennio fa: materiale della propaganda elettorale risalente al 1948 in cinque distinti volantini, quattro del PCI e uno dei Comitati Civici, che pubblicheremo uno alla volta. Oggi è il turno del quarto e ultimo volantino elettorale del PCI, dedicato al tema della vita, un tema che nell'immediato dopoguerra era certamente sentito, dopo la tragedia immane della guerra. L'ingenua rappresentazione grafica, che sovrappone all'immagine verde di fondo con l'orribile teschio della morte quella rossa della garrula colomba della pace che si posa sulla falce e martello, simboli dell'ideologia comunista. Era certamente la rappresentazione dell'ottimismo del periodo della ricostruzione post-bellica appena iniziata, ma anche la prova di una illusione buonista, presto smentita dalla storia. "Votando la lista comunista salverete la vostra vita", assicura il volantino, con un messaggio illogico e paradossale. A sessant'anni di distanza da quelle poderose battaglie politiche, però, è possibile dare un giudizio un po' più posato e disincantato: quanta immaginifica e ingenua fiduciosità traspare da una campagna elettorale tutta costruita sulle idee e sulle promesse, fossero anche mirabolanti. Mai traspar comunque, da quei volantini, l'odio per le persone. Viene da dire che i nostri vecchi hanno ancora molto da insegnarci in stile e compostezza, rispetto a quel che combinano oggi gli uomini di parte.