OSTRA VETERE - Nella giorno della festività del patrono del paese, il Centro di Cultura Popolare di Ostra Vetere formula i migliori auguri di buon onomastico ai tanti concittadini che si chiamano con lo stesso nome del patrono Giovanni, dei suoi diminutivi, derivati, composti (come Gianni, Giovannino, Giannino, Giancarlo, Gianfranco, Gianluca, Giampiero, Giammarco) e i corrispondenti femminili. Tanti auguri anche dalla Gazzetta dj. Auguri che sono doverosi, da parte del Centro di Cultura Popolare, che alla promozione del culto patronale ha sempre dedicato particolare attenzione con una serie di iniziative culturali di tutto rilievo dedicate alla festività. Basti pensare alla edizione di un volume della collana di testi dedicato al patrono e alla annuale proclamazione della assegnazione del Premio San Giovannino, la cui consegna avviene presso il santuario di San Pasquale Baylon, alla cui cerimonia il Centro ha esteso l'invito anche a tutti gli omonimi. Il motivo della localizzazione è spiegato nel volume n. 66 della collana dei testi, scritto da Francesco Fiorani, "L'Abbazia di Santa Maria di Piazza. Indagine storica e architettonica per il
restauro", presentato presso il santuario di San Pasquale in considerazione che quest'anno l'incontro è incentrato sulla prossima ricorrenza centenaria della consacrazione della chiesa di Santa Maria che ospita tutte le risproduzioni artistiche del patrono. Il volume, in oltre 500 pagine, narra le vicende che nella prima metà del Trecento portarono i monaci benedettini a trasferirsi dalla chiesa rurale di Santa Croce, oggi sede del santuario di San Pasquale retto dai frati minori, alla chiesa abbaziale di Santa Maria di Piazza al centro del paese. Il culto del patrono era già attivo in paese fin dai suoi primordi nel Medioevo, quando ancora i monaci benedettini erano a Santa Croce.
Daniela Crocetti |