Camillo Milko Pennisi del Pdl arrestato per una mazzetta di 5000 euro si dimette, il sottosegretario Guido Bertolaso indagato per gli appalti del G8 alla Maddalena si dimette poi ci ripensa, il presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci arrestato per la Maddalena nega, il magistrato Achille Toro già capo di gabinetto del governo Prodi è indagato per rivelazioni di segreto d'ufficio si dimette dalla magistratura, il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini intercettato e indagato è difeso da Berlusconi, che difende sia Bertolaso che il sottosegretario Nicola Cosentino, per il quale era stato richiesto l'arresto, tanto che si era dimesso, e poi ci aveva ripensato e non si dimette più. Ma che succede: ricomincia Tangentopoli? Sono in molti a sospettarlo e altri a negarlo. Intanto la Direzione distrettuale antimafia di Milano arresta altre quattro persone per corruzione, funzionari pubblici e uomini politici di sinistra e di destra di Trezzano sul Naviglio (Milano): Tiziano Butturini, esponente politico del Pd e già sindaco di sinistra, oggi presidente di aziende pubbliche che si occupano della tutela e della gestione delle risorse idriche dell'area milanese; Michele Iannuzzi, esponente politico del Pdl, fino al 2005 assessore ai lavori pubblici ed ecologia, oggi consigliere comunale e componente della commissione edilizia; Gino Terenghi, geometra comunale responsabile dell'ufficio territorio, Alfredo Iorio e Andrea Madaffari, presidente e vicepresidente della Kreiamo spa, una delle società coinvolte e favorite negli appalti dai funzionari pubblici che intascavano mazzette. La nuova bufera giudiziale non risparmia nessuno, destra, sinistra, funzionari, magistrati. Sul tema della corruzione interviene anche il quotidiano della Conferenza Episcopale "Avvenire", che in un editoriale invita i partiti a non mettere nelle liste per le Regionali "corrotti e indegni" e parla di "sentore cadaverico della seconda Repubblica" che potrebbe preludere a un ritorno della "cloaca di Tangentopoli".