Da un incontro occasionale tra amici, promosso da Giancarlo Girolimetti, è nata l'idea di ritrovarsi ancora per approfondire la competenza sull'olivicoltura e perfezionare la tecnica di potatura degli olivi di Ostra Vetere. Era successo, infatti, che la scarsa produzione di olive dell'oliveto Girolimetti aveva indotto ad affidarsi alle mani esperte di un supertecnico di potatura che, vista la condizione dell'oliveto, aveva sentenziato: "Buono da legna". E in un batter d'occhio aveva diradato talmente i rami da suscitare quasi un moto di ripulsa in inesperti spettatori. Sembrava quasi un insulto alla natura, tanta foga "demolitrice". Ma nel novembre successivo gli avventati giudizi del primo momento sono stati clamorosamente smentiti dai fatti: mai come in quell'anno l'oliveto aveva prodotto tanto frutto, dopo l'energica cura "dimagrante" del solo apparato improduttivo delle piante, per concentrare il vigore vegetativo sulle sole parti da frutto. E gli increduli hanno dovuto prendere atto che l'iniziale scetticismo era del tutto infondato. Così un folto gruppo di amici entusiasti, una quarantina, si sono ritrovati a trascorrere tre giornate insieme, grazie alla ospitalità del Frantoio Montenovo, per una tre-giorni di olivicoltura, trascorsi in amicizia. E' stato il supertecnico Luciano Bora (ecco il nome dell'intrepido autore del clamoroso successo), "Forbici d'oro" conquistate al primo concorso regionale di potatura degli olivi organizzato dall'Assam, a guidare con impareggiabile maestrìa il folto gruppo di attenti "allievi". Luciano Bora è anche il titolare dei Vivai Bora di Monte San Vito e selezionatore di cultivar olivicole regionali. Durante la prima giornata, tenuta il 17 febbraio, ha impartito nozioni teoriche e sollecitato scambio di esperienze fra partecipanti. Nel secondo giorno, il sabato 20 febbraio, ha effettuato prove tecniche di potatura su diversi tipi di olivo (novello, di pochi anni e secolare). La terza giornata di sabato 27 febbraio è stata dedicata alle prove pratiche di potatura, da parte dei partecipanti. E poiché tutti i santi vanno in gloria, la fine della tre-giorni ha coinciso con una mangiata collettiva a base di cece e olio di Montenovo, con il contributo di tutti, mentre la Pro Loco di Ostra Vetere, presso i cui locali si sono ritrovati gli allegri "potatori", ha preparato il pranzo, grazie alle superlative qualità culinarie degli immancabili Giuseppe Moroni e Ciriaco Lucidi. I campi-prova per le esercitazioni sono stati messi a disposizione da Giuseppe Piaggesi, Giocondo Brunetti e Giancarlo Girolimetti. A novembre prossimo il risultato della nuova competenza tecnica conquistata sul campo dai nuovi provetti "potatori" montenovesi.