Italia: Salva-liste, la Cei: "Scorretto cambiare ora le regole" |
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Domenica 07 Marzo 2010 09:29 |
"Cambiare le regole del gioco mentre il gioco è già in atto è altamente scorretto, perché si legittima ogni intervento arbitrario con la motivazione che ragioni più o meno intrinseche o pertinenti mettono in gioco un valore". E' quanto sottolinea Monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo, e presidente per gli Affari Giuridici della Cei. Non si placano, dunque, le
polemiche dopo la firma di Napolitano al cosiddetto decreto "salva liste" varato dal governo. Non sono bastati all'opposizione i chiarimenti del Capo dello Stato secondo il quale il decreto era l'unico strumento percorribile in quanto "non era sostenibile che potessero non partecipare nella più grande regione italiana il candidato presidente e la lista del maggior partito politico di governo, per gli errori nella presentazione della lista". E mentre l'Idv con Di Pietro insiste sull'impeachment, il Pd ha convocato una manifestazione nazionale di protesta per il 13 marzo a Roma e per bocca del suo segretario, ha avvertito la maggioranza: "faremo una mobilitazione anche nelle sedi giurisdizionali, i Tar sono ancora aperti, faremo una mobilitazione mi auguro fino alla Corte Costituzionale". "Di Pietro è un ignorante e troglodita" dice Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera. Di Pietro: "Tutti dicono che il decreto è incostituzionale. Il comportamento del capo dello Stato nell'avallare il decreto golpista è stato inutile e dannoso: inutile perché non serviva e non serve per risolvere situazioni già risolte dai giudici".
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