Italia: 8 marzo. Femminile si, femminista no |
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Lunedì 08 Marzo 2010 11:37 |
Oggi è l'8 marzo, negli anni passati festa di rabbia e di protesta delle femministe. Ma i toni duri dell'impegno politico e sociale a oltranza è ormai acqua passata. I toni si sono abbassati e alla rabbia di un tempo è subentrata una immagine meno acuta e contrastata del modo di essere delle donne. Un 8 marzo al femminile, quindi, non più femminista e basta. Con tutto quello che ne consegue: nè piazze, nè cortei, festa morbida per le donne, quindi, senza proteste né rabbia: la Festa della
donna 2010 è all'insegna della leggerezza. L'impegno duro per i diritti e il lavoro, gridato in passato dalle femministe, quest'anno rinuncia ai clamori della piazza: niente manifestazione nazionale, si torna al privato. Tante però le iniziative locali, che spaziano dalla cultura allo spirito imprenditoriale e commerciale delle donne, ma anche fine settimana al femminile in agriturismi o cene e feste da ballo proposte per la Festa della donna. La mimosa, secondo alcuni osservatori, starebbe sul viale del tramonto. Un sondaggio ha rilevato che per il 61% delle donne il fiore giallo non è più il simbolo della donna. Una associazione dei consumatori stima che un mazzo di mimosa costerà il 3% in più rispetto all'anno scorso e si prevede un calo nelle vendite pari al 12%.
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