Italia: Baraonda per le liste escluse. Tutti contro tutti |
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Martedì 09 Marzo 2010 10:57 |
Il pasticciaccio brutto delle liste escluse per le prossime regionali prende, come era prevedibile, una gran brutta piega. Presentazioni, esclusioni, ricorsi, decreto, sentenze, annullamenti e ordinanze, dopo tanti giorni di liti e polemiche siamo ancora al punto di partenza e non ci si capisce più niente. E' davvero baraonda, con tutti contro tutti e contro tutto. Dopo che il Tar del Lazio, con un'ordinanza, ha respinto la richiesta del Pdl che contestava la decisione della Corte d'Appello di escludere
la lista di Roma dalle elezioni regionali, i giudici hanno fissato al 6 maggio la discussione di merito sul ricorso del Pdl. Cioè dopo le elezioni. Ma allora la lista si presenta, o no? I giudici non sono entrati nel merito della questione decidendo soltanto sulla richiesta di sospensione cautelare del provvedimento di esclusione della lista, che potrebbe comunque essere ammessa grazie al nuovo procedimento avviato in giornata presso l'ufficio elettorale del Tribunale, che ha 24 ore per pronunciarsi sull'accettazione degli elenchi. ''Sicuramente faremo ricorso al Consiglio di Stato'', ha detto il responsabile elettorale del Pdl Ignazio Abrignani commentando la decisione del Tar. "E' stato un atto di arroganza - ha detto il candidato di sinistra in Puglia Vendola - che contiene un elemento di offesa alla nostra civiltà giuridica, allo stato di diritto, l'idea che le regole valgono per tutti tranne che per Berlusconi e la sua coalizione". "La smettano di avanzare ipotesi sul rinvio del voto delle regionali, il centrodestra si calmi perché ogni passo ulteriore porta altra confusione" ha detto il segretario del Pd Pier Luigi Bersani a piazza del Parlamento, da dove partiranno due pullman del partito che porteranno i deputati in giro per l'Italia ad illustrare le loro proposte. "Un insieme di forze di opposizione, segmenti di mondo giudiziario, settori della stampa, sembrano scherzare col fuoco, e fingono di non comprendere che l'eventuale esclusione dalla competizione del primo partito del Paese rappresenterebbe una ferita profonda e gravissima alla democrazia italiana", controbatte il portavoce del Pdl Capezzone. "Sabato prossimo il centrosinistra sarà in piazza insieme con tanta determinazione, perchè conosciamo per nome e cognome chi è l'assassino della legalità, che si chiama governo Berlusconi" ha detto Antonio Di Pietro, leader dell'Idv. Peggio di così non si potevano mettere le cose. E tutto per colpa di un panino !
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