Marche: Inaugurazione a Montefano della mostra del fotografo Ghergo |
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Venerdì 21 Dicembre 2012 17:02 |
Si inaugura domani (sabato 22 dicembre, ore 18.00), al Teatro “La Rondinella” di Montefano (MC), la mostra: “Arturo Ghergo. Fotografie, 1930-1959”. Arturo Ghergo (1901-1959) è stato un pioniere della fotografia di moda in Italia, un mago della composizione e delle luci: costruzione geometrica delle diagonali,
mancanza di elementi scenografici, gestualità coreografata, pose eleganti e composte dove lo sguardo fa da protagonista. Estraeva il fascino irresistibile dalle dive del cinema e della moda e dai personaggi che aspiravano al glamour delle riviste americane di grido come Harper’s Bazaar e Vogue. “La mostra Arturo Ghergo. Fotografie, 1930-1959 fortemente voluto dal Comune di Montefano dove Ghergo è nato, sostenuto dalla Regione Marche, è il doveroso omaggio a uno dei precursori della fotografia contemporanea, amante della bellezza e perfezionista nell’intento di perseguirla - dichiara l’assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini - La mostra è l’occasione per conoscere e celebrare ancora una volta il senso fondante della creatività al centro di una società che evolve attraverso il lavoro “artigiano” e instancabile di uno dei suoi protagonisti. Un evento che accresce l’offerta culturale della Regione Marche in queste festività, ricca delle iniziative di happy Museum e di Grand Tour Cultura”. Nato a Montefano nel 1901, giunse a Roma nel ’29, dopo aver appreso i rudimenti nello studio fotografico del fratello Ermanno. Ghergo creava icone nel celebre studio di via Condotti, dal quale passeranno gli esponenti più in vista della cronaca mondana e artistica degli anni ’30, ’40 e ’50. Tra i ritratti del primo decennio, uno dei più celebri è quello di Papa Pio XII di profilo nell’atto di benedire (1939); altri ritratti del tempo sono quello di Edda Ciano Mussolini, Irene Brin, Leonor Fini. Tra le numerose foto esposte al Teatro “La Rondinella” di Montefano- dal 23 dicembre al 1 aprile 2013 - sfila una vera carrellata di nobildonne e rampanti blasonati romani (abito Simonetta per la principessa Francesca Ruspoli Blanc; drappeggio delle sorelle Fontana per la duchessa Giuliana Karcaci di Catania; alta uniforme dei Cavalieri di Malta per il barone Giacomini che sembra un personaggio shakespeariano con tanto di gorgiera; l’uniforme da crocerossina per la duchessa Emanuela Dampierre Borbone di Segovia), ma anche personaggi illustri di passaggio nella capitale: è il caso dell’anonimo ambasciatore della Cina (1935-40) con cilindro e guanti bianchi, del principe Hussein di Giordania con la kefiah (1951-52 ca.) e dell’aviatrice canadese Miss Piguet (1945). Al mondo del cinema, poi, è particolarmente legato il nome di Ghergo , che, esattamente come per la moda, vedeva il suo massimo splendore nei primi anni ’50 con l’exploit internazionale di Cinecittà. Ecco, allora, un giovanissimo Vittorio Gassman in versione Al Capone nel ritratto in bianco e nero (48-49 ca.) e tutta una serie di dive, fotografate soprattutto a colori, a partire dalla prima metà degli anni ’50: Silvana Mangano, Gina Lollobrigida, Sylva Koscina, Sophia Loren. |