Sono ormai noti i primi risultati della consultazione elettorale interna del PD per la scelta dei candidati alle prossime elezioni politiche mediante il meccanismo delle cosiddette “primarie” svoltesi in tutta la regione, come nel resto di Italia, nella giornata di domenica scorsa. Il primo dato che immediatamente balza all’occhio è il sensibile calo dell’affluenza ai banchetti organizzati dagli attivisti del PD, rispetto alla precedente edizione per la scelta del candidato presidente del Consiglio, che aveva visto la netta affermazione del segretario politico Pierluigi Bersani rispetto al concorrente sindaco di Firenze Matteo Renzi. Stavolta ha votato appena la metà degli elettori che si erano avvicendati alle urne lo scorso novembre. Nella circoscrizioni di Ancona passa il turno il segretario provinciale del PD Lodolini, ad Ascoli Piceno si riconferma Agostini, a Fermo l’assessore regionale all’agricoltura Petrini, a Macerata si afferma Manzi mentre viene sconfitto l’uscente Cavallaro, a Pesaro passano Fabbri e Marchetti, mentre viene bocciato il presidente del Consiglio Regionale Solazzi. E’ proprio il caso di dire che hanno fallito la corsa i grandi nomi, mentre ottengono consenso i volti nuovi. Evidentemente è l’effetto-Renzi a prevalere.