Ancona: Gli auguri del Presidente del Comitato Provinciale UDC Sergio Capitoli |
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Lunedì 31 Dicembre 2012 13:39 |
UNIONE DI CENTRO ( UDC ) COMITATO PROVINCIALE DI ANCONA
Carissime/i,quest'anno più che mai voglio riprendere due "citazioni" importanti perchè tutti riflettessimo, sulla necessità di un esame di coscienza per realizzare un vero cambiamento: coerenza e speranza, per eliminare definitivamente la falsità e l'egoismo; abbiamo necessità di uomini e donne capaci di operare con Passione ed Amore per il bene del prossimo: la meritocrazia deve prevalere!!.. Auguri di Buon Anno a tutti per un meraviglioso 2013!!!!.... Il Presidente. geom. Sergio Capitoli.
"Nella valigia del nuovo anno non deve
mai mancare la speranza, nonostante la realta' puo' far crollare i nostri sogni, nonostante le delusioni e l'incertezze, dobbiamo avere sempre il coraggio di ripartire attraverso la speranza... Madre Teresa ne ha dato testimonianza, (poche parole e tanto Amore verso il porossimo) guardiamo la sua forza come un esempio rispecchiamoci in lei nei momenti difficili, senza aver paura di credere, di sperare..... la vita e' un viaggio meraviglioso e stasera mi piace pensare che quando brinderemo lo faremo tutti insieme in unico brindisi: LA VITA!.."
”Non pretendiamo che le cose cambino, se facciamo sempre la stessa cosa. La crisi è la migliore benedizione che può arrivare a persone e Paesi, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dalle difficoltà nello stesso modo che il giorno nasce dalla notte oscura. E’ dalla crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i propri insuccessi e disagi, inibisce il proprio talento e ha più rispetto dei problemi che delle soluzioni. La vera crisi è la crisi dell’incompetenza. La convenienza delle persone e dei Paesi è di trovare soluzioni e vie d’uscita. Senza crisi non ci sono sfide, e senza sfida la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non ci sono meriti. E’ dalla crisi che affiora il meglio di ciascuno, poiché senza crisi ogni vento è una carezza. Parlare della crisi significa promuoverla e non nominarla vuol dire esaltare il conformismo. Invece di ciò dobbiamo lavorare duro. Terminiamo definitivamente con l’ unica crisi che ci minaccia, cioè la tragedia di non voler lottare per superarla”. |