Europa: La Ue boccia l’Imu e chiede che sia più equa |
|
|
|
Martedì 08 Gennaio 2013 15:06 |
La Ue boccia l'Imu poichè, per essere più equa ed avere un effetto redistributivo, deve essere modificata in senso più progressivo. E' quanto emerge dall'analisi del Rapporto Ue 2012 su "Occupazione e sviluppi sociali". Secondo il rapporto, la vecchia Ici non aveva impatto sulle disuguaglianze e aumentava, seppure leggermente, la povertà. L'Imu, ricorda il rapporto Ue, è stata introdotta nel 2012 "a seguito di raccomandazioni sulla riduzione di un trattamento fiscale favorevole per le abitazioni" e "basata sull'effetto distorsivo relativamente basso delle tasse sulla proprietà e il basso tasso di evasione". Nella sua architettura, l'Imu, riconosce Bruxelles, "include alcuni aspetti di
equità", come la deduzione di 200 euro per la prima casa, le deduzioni supplementari in caso di figli a carico, e una marcata differenziazione del tasso di imposizione tra prima e seconda casa. Ma la Commissione avverte anche che "altri aspetti potrebbero essere ulteriormente migliorati in modo da aumentarne la progressività". Ad esempio, dovrebbero essere aggiornati i valori catastali degli immobili: nonostante l'aumento recentemente introdotto del 60% dei valori del reddito catastale, si tratta di un aumento proporzionale e non progressivo, legato al reale valore di mercato degli immobili, e coò, quindi, non riduce le disuguaglianze di reddito". Per l'Unione europea, poi, dovrebbero essere "introdotte deduzioni non basate sul reddito e migliorata la definizione di residenza principale e secondaria. Sulla base di simulazioni effettuate con i dati relativi alla vecchia Ici, il rapporto Ue sottolinea che "le tasse sulla proprietà non hanno impatto sulla diseguaglianza in Italia, e sembrano aumentare leggermente la povertà in Italia".
Francesco Fiorani |