Tra le prerogative del Presidente della Repubblica, "La Costituzione prevede la possibilità e la facoltà di nominare un numero massimo di cinque senatori a vita", ha fatto rilevare il Capo dello Stato Giorgio Napolitano. "Qualcuno l'ha interpretata come la possibilità che ogni Presidente ne potesse indicare cinque, e così facendo ci sono stati momenti in cui è lievitato il numero dei partecipanti all'Assemblea. L'interpretazione da tempo riconosciuta come corretta è una sola: i senatori a vita possono essere cinque in tutto". Tuttavia, sottolinea, "non si può dimenticare come quella prevista dalla Costituzione sia una facoltà e non certo un obbligo". "Mi arrivano sollecitazioni e stimoli che riguardano persone degnissime, ma - conclude Napolitano - sono convinto che se sono meritevoli di attenzione da parte mia, lo saranno anche da parte del mio successore". Con ciò sembra chiudersi ogni prospettiva a breve termine: Napolitano non procederà alla nomina dei due senatori a vita che mancano dopo la scomparsa di Sergio Pininfarina, lo scorso luglio, e di Rita Levi Montalcini a fine dicembre. Il presidente della Repubblica Napolitano ritiene quindi che, in questa fase, a così breve distanza dalla conclusione del suo mandato, non intende utilizzare la facoltà che la Costituzione gli affida e ritiene invece "più opportuno - dice - trasmettere al mio successore ogni valutazione e decisione". La scelta è dettata dalla "opportunità" di un simile passo alla vigilia delle elezioni politiche.

Chiara Fiorani