Italia: Singolarità e stramberie nei simboli elettorali depositati |
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Sabato 12 Gennaio 2013 14:27 |
In vista della competizione elettorale del 24 e 25 febbraio prossimi, i partiti che intendono competere stanno presentando i loro simboli. In un regime di libertà, ogni cittadino ha diritto all'elettorato attivo (cioè a votare) e all'elettorato passivo (cioè ed essere votato). E molti sono i "chiamati", ma pochi gli "eletti". E per essere "chiamati" basta aver voglia di partecipare e depositare intanto il simbolo elettorale. Ed è in questa fase che la celeberrima fantasia italica si sbizzarrisce di più. Partiti nascono e muoiono velocemente. Tra i simboli presentati al ministero dell'Interno, figura anche una lista 'Io non voto'. «Sembra un
ossimoro ma non lo è - spiegano i responsabili -. 'Io non voto' è il primo partito d'Italia se si considera che l'area dell'astensionismo rappresenta oltre il 40% degli elettori. Perché non dare visibilità a chi non vota?». Per la presentazione dei contrassegni elettorali, tuttavia, cè tempo fino a domenica alle 16, ma già si profila una battaglia tra "pirati", cioè tra liste farlocche che vengono presentate con il solo obiettivo di frastornare l'opinione pubblica e, magari, sottrarre voti a "pericolosi" concorrenti. Per esempio, figura il simbolo sia del "partito dei pirati" con sfondo arancione e teschio tra due spade, che quello del "movimento dei pirati" con una bandiera nera su sfondo bianco. Vedremo se saranno capaci di tentare l'"arrembaggio" elettorale.
Daniela Crocetti |