Potenza Picena: Montesanto, Montenovo e il cannone di fico |
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Lunedì 15 Marzo 2010 18:35 |
Chi non conosce le "storielle" sui "matti di Corinaldo"? Impossibile non conoscerle, qui da noi. Pensavamo che fosse una "cosa nostra". E invece proprio ieri, nel corso di una riunione che il presidente del Centro di Cultura Popolare Alberto Fiorani ha avuto a Potenza Picena, in provincia di Macerata, inaspettatamente è uscita la notizia che la "storiella" del "cannone di fico" viene raccontata pari pari anche fra Potenza Picena e Montelupone. Ma allora quale delle due è la versione vera, quella di Corinaldo e quella di Montelupone? Tornato a casa Alberto Fiorani ha fatto qualche ricerca e poi ha inviato subito una e-mail ai convitati potentini.
Eccola: "Cari amici, nel corso dell'incontro conviviale di ieri vi avevo raccontato la vicenda del Conte Mariano Mauruzi di Montenovo (l'attuale Ostra Vetere) che nel 1838 era Governatore di Montesanto (Potenza Picena). La relativa notizia si trova sulla pagina del 7 novembre scorso nel giornale on-line "Gazzetta dj" del Centro di Cultura Popolare di Ostra Vetere nel sito internet www.ccpo.it. Aperta la pagina principale di www.ccpo.it, basta digitare dentro la casella in alto "cerca..." il nome "Montesanto" e cliccare sul pulsante azzurro "Cerca". Ne uscirà l'indicazione della pagina e basta cliccare sul titolo verde per aprirla. Digitando invece i nomi "Mauruzi" o "Mauruzj" si rintracceranno tutte le notizie (quelle pubblicate sul sito di cui sono il direttore responsabile) su quella famiglia montenovese. Ieri ho però fornito una informazione erronea, confondendo il Mauruzi (discendente della celebre famiglia di Tolentino) con un altro montenovese (Brunetti) che fu Governatore a Tolentino nel 1831, da cui dovette allontanarsi durante i moti risorgimentali e che si trova nella pagina del 23 febbraio scorso, rintracciabile con le stesse modalità di cui sopra. Sono particolarmente curioso di approfondire la storiella del "cannone di fico" di Montelupone, troppo simile alla analoga vicenda storicamente documentata della "guerra del Gabbianello", che contrappose nel lontanissimo anno 1455 Montenovo a Corinaldo e della quale avevano narrato i particolari dopo alcuni decenni due scrittori montenovesi, Poccianti e Arcangeli, in un volume o un manoscritto del quale si hanno alcuni riferimenti certi, ma che è andato forse irrimediabilmente perduto. Nella tradizione orale locale, oltre al "cannone di fico", si racconta anche del "gioco della morra e dei morti sotto i landroni", del "pupazzo di neve" cotto al forno, della "fratta d'aghi" piantata dai corinaldesi per non sentire il suono delle campane di Montenovo, del "pozzo della polenta" lungo la piaggia, della "mattera per navigare sul mare di nebbia" e altre stravaganze riferite ai "matti di Corinaldo". Forse anche di queste cose si narra dalle vostre parti? Non potrebbe essere che la diffusione della storia del "cannone di fico" si debba ai racconti a Montesanto del Governatore Mauruzi? Oppure di quel vostro concittadino (del quale non ricordo bene il nome che mi avete riferito, forse De Bellis o De Angelis) che fu per quarant'anni direttore didattico a Corinaldo? Mi piacerebbe proprio saperne di più. Grazie per quanto potrete farmi sapere in proposito. Alberto Fiorani". Per saperne di più non rimane che attendere la risposta degli amici potentini.
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