Ostra: Marino Bozzi. Festa di San Giuseppe nella chiesa che fu dei Filippini |
|
|
|
Venerdì 19 Marzo 2010 19:25 |
Come ogni anno, anche quest'anno nel giorno della festa titolare è stata celebrata la messa della ore 8 nella chiesa di San Giuseppe (San Filippo), presente la Confraternita della Morte e Orazione e i fedeli. Il governatore Marino Bozzi e i confratelli nei giorni scorsi si sono preoccupati di preparare per la tradizionale celebrazione. Un po' di storia: ai suoi inizi la Confraternita era denominata di San Giuseppe, eretta nella piccola chiesa di San Nicolò e San Carlo, nei pressi
della Casa Comunale. Nel 1560 fu aggregata alla Arciconfraternita della Morte e Orazione di Roma e assunse perciò la denominazione di Compagnia della Morte, ma nella chiesina di San Nicolò rimase finché non fu fabbricata la nuova chiesa di San Giuseppe, a seguito del lascito di Angelo Sammarani, che il 14 maggio 1585 lasciò tutti i suoi beni alla Confraternita. Il cospicuo patrimonio Sammarani consentì nel 1619 l'edificazione della nuova chiesa con annessa sede confraternitale e ospedale per i poveri. Eretta poi la Congregazione dei Filippini, la Confraternita decise la cessione dei beni ai Filippini a condizione della loro restituzione nella eventualità che, per qualsiasi ragione e in qualsiasi momento, abbandonasse o fosse costretta a lasciare casa, oratorio e chiesa. Analoga cautela per mobili e suppelletili sacre a servizio della chiesa. Con l'applicazione del Decreto-Valerio, nel 1866, però, i Filippini furono cacciati, i beni espropriati e assegnati al Comune e alla Confraternita fu precluso l'uso di tutti i locali. Il Tribunale di Ancona poi, con sentenza del 25 luglio 1873 risolse la vertenza tra la Confraternita e il Comune, assegnando alla prima il compossesso e l'uso, che da quell'epoca lo ha sempre esercitato, così come dal Cinquecento a tutt'oggi per cinque secoli.
|