Senigallia: Istituzione del Registro delle Unioni Civili |
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Venerdì 15 Marzo 2013 17:21 |
A Senigallia si parla di istituzione del Registro comunale delle unioni civili. Il problema viene sollevato dal consigliere avvocato Maurizio Perini dell'UDC, secondo il quale questa iniziativa si è moltiplicata a partire dagli anni 90’, nonostante la mancanza di effetti concreti, da cui è derivato il sostanziale insuccesso, dimostrato dal numero di iscritti modestissimo o addirittura inesistente. La realtà è che alla base di queste iniziative c'è sempre una marcata carica ideologica che spinge a rivendicare e a pretendere una sorta di riconoscimento pubblico delle relazioni interpersonali, fino ad allargare, sulla scorta di presunte evoluzioni del costume sociale, il concetto di Famiglia, che è invece una società
naturale fondata sul matrimonio e disciplinata dall’art. 29 della Costituzione. Talune forze politiche tentano di creare artificialmente e strumentalmente principi di accettazione delle diversità e delle libertà di scelta in materia di convivenza per anticiparne il riconoscimento statale. Una tale finalità, però, non rientra nella competenza degli Enti Locali, come ha costantemente ribadito la Corte Costituzionale. Secondo la Suprema Corte, infatti, simili provvedimenti sono del tutto privi di efficacia giuridica e di concrete funzioni, in quanto esorbitano in una inammissibile invasione della competenza esclusiva statale. Qualsiasi riferimento all'art. 29 della Costituzione o qualsiasi accostamento tra Famiglia e unione civile è quindi da ritenere inaccettabile, trattandosi di due fattispecie distinte e regolate da due diversi articoli della Costituzione. In altre parole, i Comuni non hanno il potere di sancire il riconoscimento delle convivenze di fatto, né tantomeno di operare una equiparazione fra le unioni civili e la Famiglia riconosciuta e tutelata dalla Costituzione. |